Quest'argomento l'ho trattato spessissimo in svariate discussioni con altrettanti svariati amici, conoscenti o semplicemente tizi a random che si beccano su facebook e twitter.
La mia osservazione in breve:
tra i giovani italiani (diciamo gli under 30-35) per la mia esperienza l'ateismo è diventato straordinariamente di moda.
Ciò significa che, con ogni buona probabilità, tra qualche decennio (prevedo all'incirca mezzosecolo, forse di più, ma forse pure meno) il grosso del paese sarà - più o meno esplicitamente - ateo.
O al limite agnostico.
Del resto un po' è già così: escludendo gli anziani, quanti vanno in chiesa per convenzione, o non ci vanno affatto e sono piuttosto cristiani "per abitudine" ?
Diciamo pure un buon 80-90% dei cattolici italiani, a spanne.
E tutto questo va bene, cioè personalmente non mi tange e anzi preso di per se sarebbe pure un segnale positivo:
la cosa che mi spaventa è quanto molti atei, nel loro deridere e attaccare i professanti di una qualsiasi religione (principalmente cattolica, per forza di cose) manifestino un'insistenza e un assolutismo tale da rasentare il totalitarismo antireligioso.
Dei Testimoni di Geova alla rovescia, in pratica.
Le tre classiche obiezioni
1) Si ma la Chiesa ci ha rincoglionito per secoli sfruttando il popolo, finanziando guerre e approfittandosi della superstizione della gente, cosa che in modo più soft fa tuttora. Se lo merita, il mio odio manifesto.
Posto che la Chiesa Cattolica professa una religione, ma la religione non è solo la Chiesa Cattolica, (che a sua volta ha avuto i suoi Don Gallo così come i suoi Bertone) tutto questo è verissimo, e direi pure sacrosanto se l'utilizzo del termine non risultasse un po' paradossale.
La Chiesa si è macchiata di crimini orribili, è fondata su un'ipocrisia culturalmente più figlia dell'Impero Romano che del cristianesimo propriamente detto, non paga le tasse (almeno da noi), è/ha una banca che ricicla denaro spesso sporco, insabbia casi scomodi come quelli legati alla pedofilia e tante altre cose ancora
Però, sinceramente, a tutti voi atei del mondo: pensate sul serio che senza la religione cose simili non sarebbero accadute ?
No, perché se la pensate così magari siete pure più ingenui dell'ultimo dei credenti eh.
La religione, come qualsiasi altro ideale politico/culturale o un sacco di altri fenomeni (partendo dal nazionalismo passando al tifo calcistico) è uno dei tanti pretesti che smuovono le fila dei tanto decantati poteri forti.
E lo stesso ateismo, udite udite, è stato (e tuttora potrebbe essere) uno di quei fenomeni.
In breve, se non ci fosse stato il cristianesimo (che poi all'origine sarebbe pure qualcosa di diverso), al suo posto ci sarebbe stato qualcos'altro.
Perché, semplicemente, è nella natura umana approfittarsi del prossimo.
E mi costa molto dirlo, perché ideologicamente avrei una visione anarchica del mondo.
Bella merda, eh ?
Poi certo, è individualmente controllabile, limitabile ed esistono anche alcune culture pacifiche fondate sulla coesistenza...il fatto è che la storia insegna: del resto basta vedere il comportamento di un gruppo di esseri umani superiore ai 300 esemplari (a voler abbondare).
Non importa il contesto, ne l'argomento, la religione o l'ideale dietro:
Tutto si traduce in un mero colore da indossare per fare branco, per poter riscuotere, per unire, per punire, per combattere, per sopravvivere e per prevalere.
2) Ateismo significa ricerca scientifica priva delle inutili catene moralistiche dettate da etiche religiose che non hanno nessun fondamento accademico
Anzitutto la Morale non è ad esclusivo appannaggio della religione.
(e ogni volta che vi divertite a scrivere moralisti su facebook spero che il fantasma di Berlinguer vi mandi un bel cagotto)
In secondo luogo...sono abbastanza d'accordo in verità: vorrei anche io che negli ambienti di ricerca si fosse laici al 100% senza che ci si debba preoccupare di strane tradizioni.
Però ecco...mi spaventa un po' anche il non preoccuparsi affatto.
E non parlo di questioni "eteree" logicamente insondabili, ma piuttosto di materie come l'eutanasia: può dirsi la morte "etica", se elargita ad un paziente consenziente ?
E badate bene che mi metto più che altro nei panni del medico in questione, non nel paziente.
Io, personalmente non avrei problemi, e infatti parlo da convinto sostenitore dell'introduzione dell'eutanasia in Italia. Ma se un altro dovesse averli ?
Allora non svolgerebbe questo tipo di lavoro, ok...ma il fatto stesso che lui, un laureato nella rispettiva professione, questo dubbio lo abbia...non dovrebbe alimentare o addirittura generarne uno a me ? Non dovrebbe mettere in discussione un po' tutto, insomma ? (è un discorso che fa molto unovaleuno, lo so, scusate)
Io resto convinto che l'eutanasia debba essere un diritto, ma sono felice di non avere un convincimento assoluto in merito e di poter mettere in discussione la mia idea con un mio valido collega che non la pensa come me (e con cui si possa discutere civilmente).
3) Visto che è frutto del progresso e del raziocinio, è chiaro che essere ateo è sintomo d'intelligenza superiore
E qui arriviamo al senso del titolo, forse dell'articolo stesso.
Una cosa che spesso degenera in "tutto ciò è stato partorito dalla chiesa è merda" e che presuppone il fatto che siamo già arrivati, che abbiamo tutte le certezze e tutte le risposte.
Ora, possiamo tranquillamente sostenere che non c'è un simpatico omone barbuto a giudicare le nostre azioni (tranne lui), nessun guardone giocherellone, sta bene.
Che se volessimo fare "l'analisi scientifica del Libro della Genesi" (qualcuno me l'ha scritto sul serio, testuali parole) ci troveremmo ben poco d'autentico (ma va?)
Il punto è che in senso lato, noi non sappiamo proprio un cazzo, o poco più.
Nel quadro universale, contiamo meno di un granello di polvere sul mio comodino al congresso delle nazioni unite.
Con che sicurezza delle scimmie che hanno acquisito coscienza d'esistere possono sapere così tanto dal silurare il grande vuoto come un generico "nulla" ?
Possiamo solo supporre ed indagare, utilizzando i nostri mezzi e il massimo a cui può aspirare il nostro intelletto collettivo, che spesso non fa altro che ritornare a ripetere lo stesso circuito all'infinito senza vedere la miriade di sentieri che sta costeggiando.
E la Chiesa e moltissime altre religioni sono corresponsabili di questo circolo vizioso, certamente.
Rigilandola però, è anche grazie alla religione che abbiamo fatto dei passi avanti:
è merito degli ordini monastici se abbiamo potuto preservare larga parte della cultura classica durante il medioevo, e non di rado alcuni convinti cattolici si sono rivelati tra i più grandi pensatori ed inventori della nostra storia (penso a Blaise Pascal)
So che messa così sembra che io voglia fare l'avvocato del diavolo - o meglio, dell'altra squadra - ma quello che mi disturba, oltre all'arrogante sicurezza di sapere (e non solo pensare) che non esista nulla, è sopratutto la futile perdita di tempo dedicato all'attaccare idee forse bislacche ma di per se innocue.
Per intenderci: la religione islamica in quanto tale non è responsabile delle azioni dell'ISIS, che anzi col Corano cozzano della grossa: è solo l'ennesimo caso di strumentalizzazione, e concentrarsi sull'aspetto squisitamente religioso della faccenda mi sembra perfettamente inutile.
Un po' come se Sancho avesse perso quelle due-tre settimane a spiegare per filo e per segno a Don Chisciotte (con metodo scientifico eh!), come quelli non fossero giganti ma dei comuni mulini a vento.
Magari mentre i mulini saltavano pure per aria, ecco.
Quello che dovrebbe fare un ateo
figo, ma quell'everything se preso alla lettera mi spaventa
Secondo me evitare di perdere tempo attaccando le religioni e chi le professa, sottolineando un netto distinguo tra religione (cristianesimo) ed istituzione (Chiesa Cattolica) lasciando quindi perdere le ovvietà critiche al creazionismo ed i vari riti arcaici (battesimo, comunione, cresima ecc.) concentrandosi piuttosto su danni più concreti attuati dal Vaticano (banche, tasse e quanto già detto più sopra)
Questo perché discutere di quello che per l'ateo non ha nessun valore ne nessuna ripercussione reale dovrebbe equivalere a parlare d'aria fritta.
Siete atei. Siate pragmatici.