Gli inquirenti sul luogo dell'attentato
GENOVA - Sono due i sospettati per il ferimento dell'ad di Ansaldo Roberto Adinolfi. I due, che a metà del 2000 tentarono la ricostruzione una cellula brigatista con ex esponenti Br-Ucc, sono sotto l'attenzione degli investigatori da molto tempo. E c’è anche un sospettato principale, già da ieri: genovese, non giovanissimo, ha un nome e un cognome precisi, che i carabinieri hanno già segnalato alla Procura in un documento riservato. Chiedendo di accelerare i rilievi sul suo conto e di vagliare i tabulati telefonici dal gennaio di quest’anno. Di lui si parla a proposito della pista «pertinente gli ambienti eversivi». Intorno a quest’uomo ruoterebbero le altre due persone, che sono sotto l’attenzione degli investigatori «da molto tempo». Entrambi, sempre secondo fonti investigative, farebbero parte di un centro di documentazione politica genovese.