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Mentre Penelope combatte nelle sue fantasie la sua guerra contro l’achilleide epidermide che si accartoccia ai brividi di una carezza estiva, Patroclo aspetta invano sulla riva del mare. Attesa vana. Nulla sfugge agli occhi di chi ama le pene di un infinito amore. Patroclo cammina lunga una striscia di terra, non ha guerre da combattere, ma solo pensieri da cancellare, ombre da dimenticare nelle sue leggere, fragili tracce.Patroclo è stanco d’ascoltare il rumore del mare e aspetta sempre che qualcosa accada, perciò talvolta resta a guardare vecchie carcasse che dondolano nel nulla, in un moto perpetuo, fumare un’ultima cicca e lasciare che il mare a poco a poco tutte le inghiotta nel suo inarrestabile cammino.