Magazine Cultura

L'attesa è finita: è il giorno di Black Friars

Creato il 16 luglio 2010 da Estel
L'attesa è finita: è il giorno di Black FriarsBlack Friars - L'Ordine della Spada
Virginia de Winter
Fazi Editore (collana Lain)
Luglio 2010
Chi è Eloise Weiss? Perché il più antico vampiro della stirpe di Blackmore abbandona per lei l’eternità suscitando le ire di Axel Vandemberg, glaciale Princeps dello Studium e tormentato amore della giovane?
La Vecchia Capitale si prepara alla Vigilia di Ognissanti e il coprifuoco è vicino perché il Presidio sta per aprire le sue porte. Il lento salmodiare delle orde di penitenti che si riversano per le vie, in cerca di anime da punire, è il segnale per gli abitanti di affrettarsi nelle proprie case, ma per Eloise Weiss è già troppo tardi. Scambiata per una vampira, cade vittima dell’irrazionalità di una fede che brucia ogni cosa al suo passaggio. In fin di vita esala una richiesta d’aiuto che giunge alle soglie della tomba dove Ashton Blackmore, un redivivo secolare, riposa protetto dalle ombre della Cattedrale di Black Friars. Il richiamo della ragazza è un sussurro che si trasforma in ordine, irrompe nella sua mente e lo riporta alla vita.
Nobili vampiri di vecchie casate, spiriti reclusi e guerrieri, eroici umani e passioni che il tempo non è riuscito a cancellare: Black Friars – L’ordine della Spada è un mondo nuovo che profuma di antico, un romanzo che si ammanta di gotico per condurre il lettore tra i vicoli della Vecchia Capitale o negli antri del Presidio, in un viaggio che continua oltre la carta e non finisce con l’ultima pagina.
L'attesa è finita: è il giorno di Black FriarsI PROTAGONISTI
Eloise Weiss
«Un istante dopo una risata bassa, fresca come aria nel buio della notte, la colpì facendola trasalire.
- Le ha quasi staccato una mano e lei si mostra indifferente – commentò una voce profonda alle sue spalle – Ma non mi sarei aspettato nulla di meno da Eloise Weiss: per ottenerla, quella mano, bisogna strappargliela.»
Axel Vandemberg
«Eloise sgranò i suoi titoli con l’indifferenza colpevole con cui avrebbe gettato in terra noccioli di ciliegie, poi lasciò scivolare via nella nebbia una fuggevole visione di lisci capelli di un biondo intenso intorno a un viso dai lineamenti affilati. 
Studente anziano, Duca dell’Ordine della Chiave e componente del senato studentesco; secondogenito dei Vandemberg, la famiglia regnate della Nazione Sovrana di Aldenor. Principe del sangue e Principe dello Studium. Elegante, dissoluto, galante.
L’incarnazione stessa dello scholaro delle ballate da osteria.»
Ashton Blackmore
«Una statua dallo splendore del marmo di luna e una bellezza straziante da fare desiderare anche l’Inferno per poterla vedere ancora. L’aveva distratta per un istante, emergendo sul terrore folle che le invadeva il cervello. Né morto né vivo, una creatura del sangue che cammina per l’eternità su quella soglia che agli umani è consentito varcare una volta soltanto, senza ritorno.»
L’autrice
"Io sono Savannah. Adoro il profumo delle pagine dei libri, l'ozio e le assurdità. Trashaholic e truzzaddicted, mi invaghisco di cose improponibili e le contemplo estasiata fino a che non trovo qualcosa di peggio"
Estratti dal testo
“I giardini dei morti sbocciavano di notte, fasci di fiori imbalsamati dal gelo sotto una luna immobile nella sua corte di nuvole inginocchiate alla base del cielo, sul tratto di un orizzonte di croci e mausolei che disegnavano di marmo e ombra il profilo di un silenzio interminabile.”
“Una statua dallo splendore del marmo di luna e una bellezza straziante da fare desiderare anche l’Inferno per poterla vedere ancora. L’aveva distratta per un istante, emergendo sul terrore folle che le invadeva il cervello.
Né morto né vivo, una creatura del sangue che cammina per l’eternità su quella soglia che agli umani è consentito varcare una volta soltanto, senza ritorno.”
“Un istante dopo una risata bassa, fresca come aria nel buio della notte, la colpì facendola trasalire.
- Le ha quasi staccato una mano e lei si mostra indifferente – commentò una voce profonda alle sue spalle – Ma non mi sarei aspettato nulla di meno da Eloise Weiss: per ottenerla, quella mano, bisogna strappargliela"
“E chi se non lui poteva sapere meglio di chiunque che lei avrebbe continuato a sorridere anche se davvero le avessero staccato una parte del corpo, un braccio, una mano, un pezzo di carne da dentro il petto.
La sua voce proveniva da dietro le sue spalle, nella perfetta raffigurazione del colpo sferrato alla schiena.
A tradimento”

Finalmente!!!!!!!!!!!!!!!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :