L'attesa è stata tanta.Ho nutrito a lungo questo desideri...

L'attesa è stata tanta.
Ho nutrito a lungo questo desiderio, mostrandoti quanto fosse bello stare con gli altri bambini.
La spiaggia dei bimbi è stata decisiva, nel (molto) bene e nel (poco) male.
Là ho visto nei tuoi occhi la gioia di stare con gli altri e la delusione quando venivi allontanata, perché ci sta anche questo, che non tutti e non sempre gli altri bimbi abbiano voglia di giocare con te.
Anche Peppa Pig, con l'ambiente sereno dell'asilo e la confortante Madame Gazzella, deve aver fatto la sua parte, a parer mio.
Stamani non ne potevi più di aspettare, tanto che mi sono domandata se non avessi eccessivamente caricato l'evento di aspettative.
Ti sei infilata i sandali che avevi ancora il pigiama addosso.
Poi ci siamo vestite davvero, hai sceso le scale col tuo zainetto (preso ieri al volo ieri, ma ne arriverà un altro più carino) ti ho fatto una foto al volo, non necessaria perché quel momento resterà per sempre nel mio cuore, e siamo entrate in auto.
Abbiamo cantato gli Abba per tutto il tragitto.
Eravamo nell'androne con venti minuti di anticipo.
Il custode ha detto che dovevamo attendere le 8:30, e tu hai pianto perché volevi già entrare, vedendo i bimbi delle classi maggiori dell'asilo e delle elementari che potevano già accedere.
Poi è arrivato R., che avevi conosciuto alla giornata conoscitiva a fine maggio.
Vi siete riconosciuti e salutati.
Quando il custode ha dato il via, vi siete presi per mano e avete percorso insieme il corridoio con gli armadietti (avete anche l'armadietto insieme!), fino al cortile dove la maestra C. vi stava già aspettando, assieme alle altre insegnanti e alle signore che vi assisteranno nelle vostre necessità.
Erano le 8:30.
Alle 8:40 la maestra mi ha detto che potevo anche andare via: eri nella casetta in giardino, volevi già andare agli altri giochi ma la maestra G. ti ha saggiamente detto che bisognava aspettare che il sole asciugasse i giochi, perché stanotte ha piovuto tanto, e tu hai detto sì.
Dopo averti salutato sono andata via.
Ho provato un misto di orgoglio e di magone, e ho resistito a non guardare verso il giardino, mentre andavo via in auto.
I nonni adesso sono già venuti a prenderti, perché l'inserimento sarà graduale, una settimana alla volta: la prima fino alle 11, la seconda fino a dopo pranzo, la terza fino alle 15:30, dopo il pisolino.
Mi hanno detto che sei stata bravissima, hai mangiato la pesca a merenda, hai fatto la pipì a modino e sei la più piccola della classe.
Siete appena una dozzina di bambini, e questo mi fa piacere: la maestra vi potrà seguire al meglio.
Sei piccola ma sei Grande, sei sicura di te e sono così fiera di tutto questo da non riuscire a esprimerlo.
E via domani, col secondo giorno della nostra nuova vita.