Magazine Diario personale

L’attimo dell’orizzonte di Luca Gastaldo.

Da Chiara Lorenzetti

Conviene essere attenti quando si vive. Cogliere i dettagli, i sensi allerta, i tocchi scomposti che animano il cuore.
Non sempre si è propensi a farlo, il quieto esistere pare la soluzione migliore, bilancia poco appagante di insoddisfazione.
Conviene essere attenti per non farsi sfuggire scorci di passione ammiccanti dai finestrini del nostro treno in corsa.
In corsa verso dove?

Scostando le tende del mio quotidiano, ho visto un giorno un quadro di Luca Gastaldo

“Quistello o Xingping?”
Luca Gastaldo


La commozione e lo stupore hanno sospeso per un attimo il mio respiro e un senso di pace, silenzio, infinito, corsa, pace, profondità, mi hanno irretita. Ho desiderato entrare nel quadro, vivere un contatto stretto con l’opera; bucare la tela ed andare oltre, nell’immaginazione del pittore.
E’ un mondo vuoto quello che si presenta nelle tele, pochi dettagli marcati, molto spesso in primo piano, quasi una mano che accompagna, invita, tesa, una spinta. E’ una pulsione il vedere oltre, l’immaginare, una favola da raccontare di cui si è in possesso di poche parole, righe sparse. La tentazione è di sedersi di fronte alla tela ed aspettare di essere portati via, nel vivo del quadro.

“Dolcezza”
Luca Gastaldo

Il cammino lo dovrai fare da te” pare che dica l’artista “Io ti apro la porta, abbi coraggio, entra, vivi, esplora, immagina; lasciati andare, non avere paura

Un autore giovane, laureato all’Accademia di Brera nel 2007, vincitore del premio giovani a Bergamo Arte Fiera 2010 ( qui il video) inventa immaginifici orizzonti, paesaggi minuti ricamati su cieli in tempesta, albe, sereni risvegli dopo la pioggia, attimi.
Il  disegno si sviluppa con la grafite, molto spesso lasciata visibile anche dopo la pittura, pittura che ha come dominante il bitume, alleggerito, tagliato, diluito, mescolato, aggiunto. Il bitume, che ha sfumature marroni, si unisce in armonia con gli azzurri e il bianco, raramente disturbato, presenza potente, da accenni di rosso, in piccoli dettagli condivisi.

Preparazione e quadro finito Luca Gastaldo

Preparazione e quadro finito
Luca Gastaldo

Ho chiesto a Luca se la musica accompagnasse i suoi lavori e di risposta mi è stata regalata una playlist molto raffinata e ricca di ispirazione.  Non è un caso che Eddie Vedder e i Pearl Jam abitino una buona parte della colonna sonora: Into the wild, il viaggio verso lo sconosciuto, la libertà, senza scarpe, oltre, l’orizzonte mai pago, la ricerca, la pace, la serenità.

L’attimo dell’orizzonte di Luca Gastaldo.

“ogni cosa al suo posto”
Luca Gastaldo

Motivi che ritrovo nei quadri di  Luca Gastaldo, una silente e profonda ricerca del proprio essere in un viaggio senza posa.

Chiara



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