Emma Dante ha commentato: «Il Premio Dorian Gray alla Carriera è stata una piacevole sorpresa di grande felicità e rappresenta uno stimolo importante per i miei futuri progetti. Non faccio un lavoro ‘politico’ ma metto in atto delle denunce sociali».
Pare di sentire Lorenzo, adolescente guzzantiano, che diceva: «È ‘na cartina politica, ma con un occhio d’attenzione ai problemi della gente, un po’ sociale. Questo alla commissione je piace».
Spunta fuori sempre questa frasetta, quando qualcuno vuole smarcarsi da qualsivoglia lettura politica del proprio lavoro.
Perchè in questo paese nessun film è al sicuro dalla politica: ci siamo forse dimenticati delle inopportune dichiarazioni di Ferrara quando uscì Juno o di quelle di Maroni quando uscì Il Cavaliere Oscuro?
Io no.
E infatti capisco perchè qualcuno voglia evitare di attirare l’attenzione di quelli che albergano nelle stanze del potere italiane.
Andrea Spiga