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L'Australia vince sul Galles che si ritrova senza piedi

Creato il 21 ottobre 2011 da Rightrugby
L'Australia vince sul Galles che si ritrova senza piedi Eden Park, Auckland / Bronze Final
Australia 21 - 18 Wales

I ragazzini terribili dell'Australia sfidano una squadra solida, quel (quasi) perfetto mix tra gioventù ed esperienza che, prima dell'infortunio di Rhys Priestland e della monada di Sam Warburton, aveva fatto ben sperare i propri tifosi. Un mondiale strano per entrambe: per il galles poteva andare in maniera diversa sia quella discussa partita vinta con Samoa, sia quella col Sudafrica persa di poco. L'Australia ha perso con l'Irlanda e con il Sud Africa... vabbeh, ci mancava solo che vincessero anche contro gli AB. Sfida tra belle terze linee (con il Galles che parte sfavorito per l'assenza del suo capitano) e bei trequarti, con Berrick Barnes “risorto” a dare qualità e opzioni all'attacco australiano assieme al compagno di reparto Adam Ashley-Cooper, che lascia il 15 al titolare Kurtley Beale. Sfida anche tra quelle che, se confermeranno le premesse, saranno due protagoniste anche dei prossimi mondiali. Cronaca di Carlo M.

Primo tempo. Parte meglio l'Australia, con Barnes che cerca di guadagnare terreno con dei grubber ben messi in profondità. Al 7' l'Australia guadagna un calcio a metà campo, la touche si gioca a pochi metri dalla meta. Gli australiani arrivano vicinissimi alla meta, guadagnano una punizione che decidono di giocare veloce, ma Cooper sbaglia il passaggio all'interno e il Galles riesce a togliere la pressione. 
Beale si fa male di nuovo, entra Robert Horne. Subito, giocata da mischia, Cooper deve solo passare il pallone a Barnes che gli segna il buco e schiaccia in mezzo ai pali. James O'Connor trasforma al 12' Barnes è in forma. Ma il Galles al 18' conquistano una punizione davanti ai pali che James Hook decide di piazzare. 3 a 7. Poi al 21' Cooper si fa male ballando. Entra Anthony Fainga. Il Galles? Ora dovrebbe uscire un po'. E invece soffre in mischia, fa fallo e O'Connor prende il palo da punizione al 28. 
La partita non è bella. Al 29' Scott Higginbotham esce per sangue ed entra Radike Samo, che però ha finito la benzina da un pezzo. Il Galles lotta e fisicamente regge la lotta, ma non riesce ad elaborare qualcosa di buono da Hook in là. Stephen Jones allora entra al 33', con George North fuori per sangue, e va a coprire il 10. Hook si sposta ad estremo con Leigh Halfpenny ala. Rientra North mentre Halfpenny si prepara a sbagliare una punizione da una quarantina di metri al 37' (lasciare dentro SJ giusto per il piedino della punizione no?). Finisce il primo tempo.

Secondo tempo. Il Galles calcia, O'Connor sbaglia la ricezione (suo punto debole) e spedisce la palla direttamente fuori dopo essersela portata dentro i 22. Dalla touche, i gallesi guadagnano una punizione facile facile per Hook che sbaglia. Questi ci rimpiangono Mirco Bergamasco. Al 45' il risultato rimane 3 a 7. Errori e imprecisioni a iosa in questa partita, soprattutto al piede. 
E quando l'arbitro inglese Wayne Barnes e i suoi compagni non vedono gli errori di trasmissione della linea gallese (due in avanti decisivi), Shane Williams si porta avanti il pallone col piede e realizza una bella meta al 49'. Hook sbaglia ancora, sembra spaesato: Warren Gatland, che aveva già perso la pazienza, manda dentro SJ. 
Il Galles passa in vantaggio, ma resiste solo un paio di minuti: il tempo che O'Connor piazzi una punizione dalla linea dei dieci. 8 a 10. Al 55' Stephen Jones (che è brutto, lento, fuori forma, ma di solito ha un piede decente) sbaglia una ricezione in modo banale. L'Australia poco dopo ha l'occasione per allungare con un'altra punizione, e la giovane ala non sbaglia. 8 a 13. 
Il drop della disperazione di Shane Williams al 63' non va. Le squadre cambiano molto, anche Mike Phillips esce per Lloyd Williams. Al 67' drop di Barnes che porta l'Australia sopra il break. Il Galles tenta di riportarsi sotto con la punizione di Stephen Jones che porta la sua squadra a 11. Nell'unico contrattacco, come sottolinea il buon Vittorio Munari nella telecronaca, l'Australia arriva in area di meta, ma Ashley Cooper non riesce a schiacciare e perde la palla in avanti. 
Poco male, perchè due minuti dopo è Ben McCalman a marcare la meta che, trasformata, porta al sicuro il risultato sul 21 a 11. Alla fine Halfpenny, una delle rivelazioni del mondiale, segna la meta del 16 a 21. Jones porta il risultato finale sul 18 a 21. 
Anche stavolta il Galles paga l'imprecisione di Hook (di Halfpenny dalla distanza), anche se l'Australia ha giocato meglio. Concludendo. Sì, forse è vero che il campo ha sempre ragione. Saranno anche sfortunati e stanchi, ma nessuno di questi meritava il secondo posto. W la Francia.

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