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L’autostrada del terrore che corre fra l’iran e hamas…

Creato il 11 dicembre 2012 da Nopasdaran @No_Pasdaran

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L’organizzazione terrorista di Hamas ha compiuto, in questi giorni, 25 anni dalla sua nascita. Un evento di lutto per il mondo civile che, purtroppo, verrà celebrato anche nella Cisgiordania di Al Fatah. Mentre Hamas estende le sue mani su Ramallah, l’asse tra Hamas e l’Iran diventa sempre più solido, a dispetto delle diverse opinioni in merito alla crisi siriana. Una testimonianza diretta di quello che scriviamo, ci viene data direttamente dal quotidiano libanese al-Akhbar, giornale vicino ad Hezbollah (altra organizzazione terrorista, praticamente sotto il controllo totale di Teheran). Tra l’Iran e Hamas esiste una vera e propria “autostrada del terrore”.

Secondo quanto scritto da Qassem Qassem il 9 dicembre, infatti, la relazione tra l’Iran e Hamas è considerata – da ambedue le parti – come “strategica ed indispensabile”. Per l’Iran, infatti, Hamas rappresenta un proxi per minacciare direttamente Israele, controllare il Sinai ed ottenere un accesso al Mediterraneo. Per Hamas, invece, la Repubblica Islamica significa soprattutto soldi e armi. Qassem evidenzia, con fierezza, che “gli iraniani sono pratici”: dopo aver inviato a Gaza il missile Fajr 5 – quello lanciato poi su Tel Aviv – Teheran ha deciso di costruire direttamente a Gaza delle fabbriche per la produzione di armamenti. Da queste fabbriche sarebbe nato il missile M-75 (versione locale del Fajr-5).  Le fabbriche, per la cronaca, sarebbero monitorate dagli stessi membri dei Pasdaran, arrivati a Gaza per studiare da vicino la struttura militare di Hamas.

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(Foto di una delle due navi iraniane giunte in Sudan in questi giorni)

Non basta: le armi prodotte a Gaza, non restano solamente nella Striscia, ma vengono inviate anche in Siria ove, come noto, vengono usate per uccidere tutti coloro che si oppongono al regime di Bashar al-Assad. Assad, a sua volta, ricompensa lautamente Hamas e l’Iran, permettendo loro di construire, in territorio siriano, altre fabbriche di armamenti. che, in parte, vengono rispedite a Gaza attraverso il Sudan e la penisola del Sinai. Insomma, un vero e proprio meccanismo di finanziamento del terrorismo internazionale di cui, ovviamente, la testa è rappresentata dall’Iran.

Ricordiamo infine che, già il 19 novembre scorso, sempre il quotiano al-Akhbar aveva pubblicato un articolo a firma di Hassan Illeik, in cui era descritto precisamente come l’Iran, per mezzo di due unità speciali dei Pasdaran, inviava le armi ad Hamas attraverso il Sudan e il Sinai.


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