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“L’Autunno di Maria” di Iannozzi Giuseppe e segnalazione “L’ultimo segreto di Nietzsche” (Cicorivolta edizioni)

Creato il 18 gennaio 2014 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

L’Autunno di Maria

di Iannozzi Giuseppe

Doll by Chatterly

Doll by Chatterly

Doll è opera di Valeria Chatterly Rosenkreutz


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L’ultimo segreto di Nietzsche
(Il ritorno del filosofo a Torino)
nelle librerie Feltrinelli a soli € 11,05

L'ultimo segreto di Nietzsche - Beppe Iannozzi - Cicorivolta edizioni

L’ultimo segreto di Nietzsche (Il ritorno del filosofo a Torino)

Beppe IannozziCicorivolta edizioni
ISBN 978-88- 97424-77-2 – pagine: 230 – prezzo: € 13,00

“L’Autunno di Maria” di Iannozzi Giuseppe e segnalazione “L’ultimo segreto di Nietzsche” (Cicorivolta edizioni)

“L’Autunno di Maria” di Iannozzi Giuseppe e segnalazione “L’ultimo segreto di Nietzsche” (Cicorivolta edizioni)
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Leggi l’intervista a Giuseppe Iannozzi su Postpopuli.it
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Leggi Iannozzi Giuseppe intervista sé stesso

In vendita anche online su:

LA FELTRINELLIIBSLibreriaUniversitaria - UNILIBROAMAZON.IT


In bellezza nascesti come le dèe
mentre l’aria s’addensava pesante
nella leggerezza del primo vagito,
mi raccontava quella sera tua madre
sporcandosi gl’occhi scivolati in un mezzo pianto:
sapevo ascoltarla con benevolo orecchio
e dimenticar la vita nel cesareo delle strade
là dove ti perdesti in un veloce volo,
rapita dalla sorpresa già prima che fossi sotto.

Ci dissero che la scarpina s’era adagiata
nel passo breve che fa la mossa al vento tra le foglie,
e che l’anima tua involta nel rosso d’una rosa
s’era già involata in un cielo affossato di cumulonembi;
e noi s’era lì, prigionieri di bocche straripanti parole arse,
quando già l’autunno sfumava i colori nel bianco inverno.
E ci si figurava la sabbia del Sinai
e le ragnatele a far mostra di sé allo specchio
che ti prestava luce per dirti bella,
perfezione immaginata
nella presunzione d’un petalo di rosa
che poco ti vestiva;
ma bastava all’immaginazione la nudità vestita
perché gli uomini t’amassero
gettandoti addosso pennellate di smalti e bruni soli,
pur nulla sapendo delle tue voglie di sesso.

Te ne n’andasti ch’era giorno mostrato
in incipiente tempesta,
lasciando il grano maturo dei tuoi capelli
appena un poco scomposti.

Maria, ti canta l’Autunno,
che fa l’occhiolino all’inverno
per cucirti manette di neve ai polsi, alle caviglie,
per coprirti tutta.


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