Mi è costato realizzare questo piccolo omaggio alla figura di mio padre, Cesare Craia, per ricordarlo nel primo anniversario della sua scomparsa che cadrà il 20 novembre prossimo, ma l’ho ritenuto doveroso anche se la ferita della sua perdita è ancora aperta. Un uomo resta vivo nella memoria delle persone che l’hanno amato e stimato e credo sia importante perpetuarla facendo in modo che le cose belle da lui realizzate sopravvivano a lui. Ecco quindi un montaggio dei suoi lavori, disegni e dipinti che scorrono nell’ascolto dell’Ave Maria di Shubert da lui cantata.