“Caro diario qui fa freddo e ho messo l’anima in garage…” cantava tanti anni fa Sergio Caputo.
Swing temporale, attesa insopportabile e sogni di Primavera.
Progetti incompiuti da portare a termine, dopo l’indispensabile sedimentazione sentimentale.
Ci si allontana per avere una visione più chiara. Come il bianco che in qualche modo sopravvive all’avidità delle tenebre.
ENGLISH
“Dear Diary is cold here and I put my soul in the garage…” sang many years ago Sergio Caputo.
Temporal swing, unbearable wait and dreams of Spring.
Unfinished projects to be completed, after the indispensable sentimental maturation.
We move away to get a clearer view. Like the white that somehow survives the greed of darkness.