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L’avis sezione di menfi a rischio chiusura per un disguido burocratico: una pubblica vergogna per il silenzio colpevole di tutta la cittadinanza e degli amministratori!

Creato il 20 ottobre 2014 da Michelebarbera
L’AVIS SEZIONE DI MENFI A RISCHIO CHIUSURA PER UN DISGUIDO BUROCRATICO: UNA PUBBLICA VERGOGNA PER IL SILENZIO COLPEVOLE DI TUTTA LA CITTADINANZA E DEGLI AMMINISTRATORI!
Una storia quasi quarantennale (la sezione è stata fondata nel luglio del 1977), quasi seicento donatori tra ordinari ed occasionali, centinaia di donazioni all’anno, screening gratuito per le malattie cardiovascolari e gli esami di sangue, un’organizzazione efficiente con macchinari all’avanguardia, volontari entusiasti di dare il proprio contributo ad una causa fra le più nobili. Ecco il patrimonio che Menfi rischia di perdere nel silenzio più assoluto e nella negligenza più totale. Da tempo i locali dell’AVIS, sia pure angusti, sono ubicati in presso l’istituto scolastico Palminteri. Da tempo si reclamano locali adeguati alla recente normativa che prevede l’osservanza di alcune elementari  norme igienico-sanitarie e di maggiore comfort per gli operatori e gli stessi donatori. Da tempo vi è una sotterranea guerra a “scaricabarile” tra i tecnici dell’ASP , la dirigenza dell’AVIS di Menfi e la stessa amministrazione. Una guerra colpevolmente silenziosa che però doverosamente non può sottacersi alla cittadinanza. A Menfi siamo bravi a perdere “per strada” pezzi delle istituzioni che poi si traducono in perdita dei servizi e degrado cittadino, oltre che disagio per gli utenti. Ed in campo sanitario, purtroppo, gli esempi nel passato si sprecano. Qual è il problema? I locali. Che per la verità ci sarebbero e da tempo sono stati individuati nei locali dell’ex-Dispensario di Corso dei Mille. Una struttura che potrebbe facilmente essere adeguata ma che i soliti e pirandelliani “inghippi” burocratici non rendono disponibile. E ciò a fronte della disponibilità della Dirigenza della locale Sezione AVIS ad affrontare anche i costi di adeguamento della struttura. Che potrebbero poi essere facilmente dedotti da un eventuale canone di locazione che l’ASP potrebbe pretendere. Ma la domanda più angosciante è un’altra: a chi giova? Chi ha interesse a perdere la Sezione AVIS di Menfi, una Sezione che – in termini di donazioni – ha sempre avuto standard qualitativi e quantitativi d’eccellenza?Non è una vergogna che la Sezione debba chiudere ed il “de profundis” venga scandito  in un silenzio che agghiaccia le coscienze di centinaia di volontari che periodicamente si sacrificano per compiere l’altissimo dovere della donazione?Ditelo ai feriti d’urgenza, a chi si deve operare, a chi ha disgraziatamente bisogno di infusioni e trasfusioni periodiche. E poi ci si lamenta della carenza di donazioni e della carenza di sangue! Vergogna! Lo dico e lo ripeto. Faccio appello a nome di tutti i donatori (che anonimi sono e anonimi vogliono rimanere  nel rispetto dello spirito dell’AVIS) perché l’amministrazione ed il consiglio comunale (di cui fanno parte nomi di primo piano della Dirigenza dell’AVIS di Menfi): SVEGLIATEVI! La vostra inerzia, il vostro sonno uccide!Altrimenti avrete sulla coscienza questo ennesimo scempio e sciacallaggio consumato sulla pelle di ignari cittadini che soffrono e che hanno bisogno di questo servizio, perpetuato da volontari, che ha qualificato negli anni e qualifica la Città di Menfi.  Non siate ipocriti quando parlate di progresso sociale e di qualità della vita. Non blaterate su questioni vuote quando sono in gioco vite umane che dipendono solo da scartoffie burocratiche e da arzigogoli artificiosi. Qua è in gioco la vita di tante persone sofferenti, bambini, donne, uomini la cui esistenza dipende da un gesto d’amore e da un impegno sociale.Sono sicuro che il Comune di Menfi ha mezzi ed uomini per affrontare adeguatamente il problema con l’ASP e, se del caso, come in passato, siamo sempre pronti ad offrire il nostro contributo in termini di idee, mezzi e disponibilità. Non fate trascorrere inutilmente il tempo. Perché, mai come in questo caso, è questione di vita o di morte!
By Michele Barbera

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