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L’eco dei lettori. Otel Bruni

Creato il 28 settembre 2012 da Patriziabi (aspassotrailibri) @openars_libri

di Michela L.

L’eco dei lettori. Otel Bruni
Nei libri non si incontrano solamente personaggi interessanti, principali o secondari che siano, ci si imbatte spesso anche in luoghi veramente speciali. Il luogo in questione, che è anche il titolo del libro, è l’Otel Bruni, una semplice stalla di una cascina emiliana nella quale trovano rifugio pellegrini e viandanti: una sorta di albergo sempre aperto a tutti dove ci si riunisce ad ascoltare storie di ogni genere e un piatto di minestra è sempre pronto per tutti.
Il 12 Gennaio 1914 Cleto, l’ombrellaio, arriva all’Otel Bruni trafelato ed infreddolito dalla neve, portando con sé una notizia che preannuncia disastri: la leggendaria capra d’oro ha fatto la sua comparsa e tutti sanno bene che la sua apparizione precede sempre qualcosa di terribile. Pochi mesi dopo ha inizio la 1° Guerra Mondiale.
Le disgrazie si succedono: dopo la 1° Guerra arriva il fascismo e poi ancora una Guerra Mondiale ed infine la Guerra civile.
L’aspetto che maggiormente ho apprezzato è che nel libro viene descritto perfettamente tutto il male causato dal fascismo, dal quale, a mio avviso, ancora oggi stentiamo a riprenderci. Durante la Grande Guerra gli italiani hanno combattuto insieme, alcuni non sapendo bene neppure per quale motivo, altri con orgoglio e convinzione, ma sempre e comunque insieme. Il fascismo, invece, ha diviso inesorabilmente quegli stessi italiani cha avevano combattuto fianco a fianco, ha messo l’uno contro l’altro fratelli, amici, vicini di casa, ha creato una frattura così netta e violenta da non essersi ancora rimarginata.
In altre recensioni ho letto che per alcuni questo libro è un capolavoro mancato: forse è vero, però è certamente e sicuramente un bel libro da leggere per capire maggiormente la storia dell’Italia e soprattutto degli italiani.

Otel Bruni, di Valerio Massimo Manfredi
(ed. Mondadori, 2011, pp. 358, ISBN 9788804608738)


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