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L’ ecomostro Alimuri sarà abbattuto

Creato il 20 marzo 2014 da Makinsud

Si è giunti ad una soluzione riguardo al destino dell’ ecomostro Alimuri, che campeggia da ormai 45 anni sulla costa delle splendida penisola sorrentina. Sembra, infatti, sia stato individuato un documento in Soprintendenza che potrebbe risultare “fatale” al simbolo del cemento selvaggio perpetrato nel territorio. A tal proposito, tale documento relativo all’autorizzazione paesaggistica rilasciata ai costruttori dalla Soprintendenza nel 1963, potrebbe rappresentare la fine per l’ecomostro sito sulla costa campana tra Vico Equense e Meta, nella penisola sorrentina. In tal senso, l’ingegnere ed assessore al Comune di Vico, Antonio Elefante, relativamente all’ecomostro Alimuri, ha affermato: “Sono andato a recuperare quel provvedimento ed ho confrontato quel che era stato autorizzato con quello che appare dai rilievi aerei effettuati nel 2010 da un consulente della Procura di Torre Annunziata, che indagava sulla vicenda del diciassettenne il quale, tuffandosi dall’ecomostro, si era ferito. Ebbene, quanto costruito è difforme rispetto a quanto autorizzato. Più piccolo e diverso per forma. In sostanza, il manufatto, oltre che incompleto, è illegittimo. Ci sono le condizioni per l’acquisizione al patrimonio del Comune dell’immobile, che sarà demolito senza alcuna contropartita per i privati”.

ecomostro Alimuri

Una vera e propria svolta ed una soluzione – probabilmente insperata – per l’ecomostro Alimuri, che arriva 36 anni dopo che il rudere era stata acquistato dagli imprenditori Normale e 7 anni dopo il protocollo d’intesa firmato a Palazzo Chigi dalla Regione Campania, dall’ex Ministro per i Beni Culturali Francesco Rutelli e dal Comune di Vico. Tale intesa prevedeva che – in cambio della demolizione del rudere – poteva esservi la possibilità di trasferire in un’altra area del comune di Vico i 18 mila metri cubi dell’ecomostro realizzando uno stabilimento balneare: l’accordo fu bloccato dalla campagna del Corriere del Mezzogiorno, dall’opposizione dei Verdi e da una inchiesta della Procura di Torre Annunziata.

Ora, l’amministrazione comunale di Vico si occuperà – entro sei mesi – della demolizione dell’ecomostro Alimuri, mettendo fine dopo 45 lunghissimi anni ad uno scempio paesaggistico. La demolizione, secondo il vicesindaco Benedetto Migliaccio, costerà circa 300 mila euro e sarà realizzata con soldi pubblici.

Il Comune di Vico Equense ha, inoltre, stabilito quale sarà il post-Alimuri: con la delibera di indirizzo approvata il 7 Marzo scorso, si è previsto che nell’area dove attualmente sorge il rudere sarà realizzato uno stabilimento balneare che verrà poi concesso in gestione.

Anche su questo aspetto, però, non tutti sembrano concordare. Franco Cuomo dei Vas, a proposito del futuro della porzione di costa dove attualmente sorge l’ecomostro, ha commentato: “se davvero l’Alimuri sarà demolito, auspico che la baia sia restituita alla natura, senza alcuno stabilimento”.

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