Madison Ruppert, Contributing Writer
Activist Post
Questa idea è stata appena resa molto più concreta dopo l’incontro di quest’anno della banca centrale sui Monti Teton del Wyoming.
I mercati azionari continuano ad essere contrassegnati da una grande volatilità, che alcuni analisti ritengono sarà la nuova norma per i mesi o gli anni a venire, e le assunzioni sono rallentate, mentre il tasso di disoccupazione, che ora è con una stima prudente superiore al 9%, continua ad aumentare.
Secondo tutte le stime l’economia americana non ha recuperato in alcun modo e secondo la maggior parte delle stime continua a degradarsi ad un ritmo pericoloso.
Tuttavia, i media mainstream continuano a fingere che nulla di tutto questo sia vero, indicando riprese minime in alcuni settori azionari e valute come prova che gli "investitori [...] iniziano a prendere in considerazione l’idea che l’economia può ancora evitare di scivolare in recessione", come segnala la Reuters.
Non capisco da dove prendano il supporto per questa idea, visto che anche Ben Shalom Bernanke, l’attuale presidente del cartello privato della Federal Reserve, deve ancora presentare eventuali soluzioni o anche il modo di mitigare questo disastro economico.
Invece di presentare un’unica soluzione, tutto quello che Bernanke è in grado di fare a questo punto è dare vaghe garanzie e deboli assicurazioni di una ripresa economica.
Prendiamo, per esempio, Alan Ruskin, il capo della currency strategy del G10 presso la tedesca Deutsche Bank, che, secondo la Reuters ha detto: "Per tutte le questioni che riguardano il QE, non dobbiamo perdere di vista il più importante messaggio (di Bernanke) che la Fed non prevede che l’economia entri in una nuova recessione, anche se vi è molta fragilità ".
Naturalmente, come Bernanke, Ruskin non potrebbe dare una sola concreta risposta o soluzione se spinto a farlo. Pur tuttavia, i media mainstream non riescono mai a fare pressione per avere risposte da questi individui, preferendo invece far finta che queste dichiarazioni ambigue e discutibili siano in qualche modo legittime.
Recentemente ho pubblicato un articolo che esamina solo alcune delle opzioni che abbiamo per ottenere effettivamente che l’America torni sulla strada della ripresa economica .
Non sorprende che non una sola di queste opzioni è stata offerta come soluzione dai cartelli bancari corrotti e altamente criminali come la Federal Reserve e il Fondo Monetario Internazionale o dai loro fedeli media.
Perché? Perchè queste organizzazioni non hanno alcun interesse reale nella ripresa economica se questo significa reprimere la dilagante speculazione, il trading ad alta frequenza e l’aggiotaggio, le pratiche fraudolente di salvataggi e prestito e tutto ciò che incide sui ridicoli margini di profitto offerti alle corporazioni multinazionali grazie a "libero commercio"e globalismo.
Come i loro omologhi americani, i cartelli bancari all’estero stanno facendo richieste ambigue ai politici. Prendiamo, per esempio, la richiesta ai legislatori del nuovo capo del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, di "agire subito" al fine di prevenire ulteriori crisi economiche.
Nessun piano reale di azione viene mai presentato, l’unica cosa che questi individui sembra sappiano fare molto bene è la rivendicazione. Purtroppo, le richieste non ci metteranno di nuovo sulla strada della ripresa, non fanno altro che creare un clima di paura.
Le richieste provenienti da Lagarde e altri sono fonte di confusione per non dire altro. Vogliono che i governi tengano sotto controllo i loro problemi di bilancio e risolvano le loro economie, ma non vogliono che facciano troppi tagli alla spesa.
Senza delineare specifiche e valide soluzioni, queste affermazioni sono tutte totalmente inutili. La nostra economia negli Stati Uniti, e, a sua volta l’economia del mondo intero, ha bisogno di una direzione concreta, di una che non si basi su misure di austerità.
Se continuiamo solo a lamentarci e chiediamo agli altri di apportare le modifiche necessarie per riportare l’economia su una traiettoria positiva, continueremo a stagnare a tempo indeterminato.
Fonti:
L’economia degli Stati Uniti e le economie europee ancora fragili
Analisi: I leader temono la paralisi della politica economica
I banchieri centrali incitano i governi a lanciare corde di salvataggio economico
Madison Ruppert è l’editor e il Proprietario -Operatore dell’archivio di notizie alternative e di analisi End The Lie e non ha alcuna affiliazione con qualsiasi ONG, partito politico, scuola di economia o altra organizzazione/causa. Se avete domande, commenti o correzioni non esitate a contattarlo all’indirizzo [email protected]
Fonti: Activist Post 29 Agosto 2011
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com