L’economia crolla? Berlusconi se ne rimane ad Arcore e Bossi va alla sagra della zucca

Creato il 01 novembre 2011 da Candidonews @Candidonews

Mentre il Paese subisce uno dei piu gravi attacchi speculativi della sua storia, il mondo produttivo chiede interventi immediati ed il Presidente della Repubblica consulta le opposizioni, cosa fanno i  due leader del governo? Berlusconi se ne sta a casa sua, ad Arcore e solo in sereta si degna di rientrare a Roma. Bossi invece va alla sagra della zucca a sparare le solite bojate.

C’è poco da aggiungere.

ElleKappa ‘rilegge’ De Andrè:

Il testamento

Testo riveduto corretto e strapazzato

(Fabrizio de Andrè)
Quando la morte mi chiamerà
solo mia moglie protesterà
ho manomesso il mio testamento
e le ho soffiato l’eredità
ai suoi tre figli non lascio niente
niente di nulla diviso a metà

ai miei fenomeni da baraccone
lascio un impiego da faccendiere
insieme a un lessico da carrettiere
che privilegi l’imprecazione

a Capezzone la mia bandana
a Scilipoti mezza banana
a Minzolini, il linguagabbana
la direzione di Panorama

voglio lasciare a mia figlia Marina
che se ne frega della sentenza
il mio carisma di rara indecenza
che al mercimonio le spiani la via

tutta la Rai lascio al dandy panciuto
cento salsicce e un anacoluto
mentre a Tremonti tirchio ed arguto
a costo zero regalo uno sputo

sorella morte aspetta un momento
forse ho un legittimo impedimento
quanto sei sexy fatti palpare
e con ardire fatti trombare
dimmi la cifra che poi arrotondo
fin dentro al cuore miliardi grondo

signor becchino ho già in mente un lodo
che mi sottragga a morte rapace
prima che avviti quell’ultimo chiodo
consulti Paniz Cirielli e Storace

non seppellite ‘sto capolavoro
che ha fatto fuori futuro e lavoro
se mi graziate vi cingo d’alloro
poi come a Ruby vi copro d’oro

prima di andare a marcir nella fossa
m’inchino a Vespa, il mio scendiletto
e i nei di Renzi e la sua wiki-rissa
con gioia lascio all’affabile

insetto

ai Corleonesi i miei deputati
ai Casalesi i disoccupati
a Ignazio la Russa sei Maserati
venti Ferrari e due croci uncinate

quando il G-20 mi chiederà
un attestato di serietà
una pernacchia forse una sola
come una tromba risuonerà
un dito medio forse uno solo
dal frollo Bossi germoglierà

se questa Italia è ormai contagiosa
e a un solo palpito dal fallimento
per evitarmi una fama ingloriosa
al maggiordomo gl’intesto lo schianto

lascio a Piersilvio un Paese che muore
che ho depredato con tutto il cuore
io del contagio sono l’untore
l’Europa crepi e vada al creatore

a tutti lascio lo spread in ascesa
e Piazza Affari che cola a picco
solo la Fininvest vola in ripresa
da questa crisi ne esco straricco

lascio al Paese la corruzione
sciolgo le lodi all’evasione
ed una cena perbene e elegante
lascio a Leopolda per esser galante

quando la morte mi chiamerà
sarò già in fuga nell’aldiquà
sarò sparito senza pagare
senza mai dire la verità
vado ad Antigua a folleggiare
vi lascio in dono la povertà

Cari sodali della mia banda
spolpammo insieme la stessa terra
tessemmo in coro il medesimo inganno
per trasformare l’Italia in Gomorra
ma adesso Papi vi lascia soli
perché il momento si fa ferale
già sono in volo mille cetrioli
al posto mio qualcun altro s’immoli.


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