L’albero di Natale del vicino di casa.
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Alcuni anni sarebbe proprio bello se Santa Claus fosse reale per davvero. Immaginate. Niente liste da preparare,niente shopping,niente far su i regali, niente bollette, no a costi di spedizione,emissioni di co2 da far ridere - e la mattina di Natale la miracolosa apparizione dei regali che incontrino il loro giusto equilibrio tra il desiderio nostro di ricevere ed una sorta di giustizia.
Fare conto di un mondo in cui quello che si ottiene è solo quello che si vuole, equamente diviso per quello che ci meritiamo, e poter vedere il fascino di un vero Babbo Natale, che sia noncurante del prodotto interno lordo dei paesi produttori di giochi e dei paesi che li acquistano.
Sarebbe meraviglioso,pure,l’essere svegliati nelle prime ore del mattino dall’ annuncio degli angeli che invocano la pace sulla terra. Non solo di lasciare le armi in terra e la fine di ogni guerra, ma la fine soprattutto delle condizioni che causano le guerre:le grandi diseguaglianze sociali, l’intolleranza,la lotta senza fine per accaparrarsi le risorse naturali, e la facilità con cui abbiamo disumanizzato l’aspetto del nostro simile,il nostro prossimo,rendendolo così diverso da noi. Immaginare di rimpiazzare tutti questi mali con la buona volontà,e più importante ancora, con azioni che creino e conducano a delle buone opere.
E nonostante tutto quanto potremmo desiderare, queste cose dovrebbero essere fatte da noi soli – lo shopping ,così come anche la ricerca della giustizia,il modo di confezionarla e l’accettazione della nostra comune umanità condivisa, che tengono alto lo spirito del Natale ponendo fine a violenza ed a odio che sembrano invece rigenerarsi senza fine. Questo sarà allora un giorno di liete notizie, sia laico sia sacro.
Il messaggio può essere divino, ma il lavoro che ci attende,di trovare pace su questa terra e di dimostrare la buona volontà verso gli altri, son lavori tutti umani,tutti completamente di nostra pertinenza.
Ndr:vediamo.. domani mattina quanti se le daranno in piazza e quanti stati ne minacceranno altri con cui si trovano inguaiati in qualche bega.
Alla fine l’importante è crederci e dimostrarlo nel nostro piccolo.
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Edit.24 dic.New York Times elaborato dal redattore.