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L'Egitto deve farcela....!!!

Creato il 02 febbraio 2011 da Marianna06

Le ultime notizie raccontano di morti e feriti nella centrale piazza del Cairo, piazza Tharir, dove sarebbero in corso scontri tra i sostenitori di Mubarak e gli oppositori al regime dell'ultimo "faraone".

Non si sarebbe dovuto arrivare ovviamente  a  tutto questo se  Mubarak avesse invece prestato ascolto agli inviti che da più parti del mondo, incluso il presidente degli USA Obama, gli sono pervenuti.

Ma è classico dei regimi sostenere che questo genere d'inviti sono semplici ingerenze esterne negli affari di altri Stati.

E' accaduto anche in Sudan quando El Bashir era stato invitato a presentarsi al Tribunale Penale Internazionale de L'Aja per rispondere dei crimini commessi dai suoi sgherri in Darfur.

Quindi nessuna meraviglia.

L'importante è che l'esercito non inveisca sulla gente e pare che al momento, tranne alcuni colpi sparati in aria per tentare di disperdere i manifestanti più scalmanati, altro non sia avvenuto.

Coloro che sono scesi in piazza, inoltre,cosa ancor più importante, non hanno intenzione alcuna di mollare fino a quando il "Rais" non sarà definitivamente cancellato dalla memoria storica del Paese.

Le sofferenze ingiuste pagate col carcere, le persecuzioni indebite, la povertà dovuta ad una gestione rapace del potere politico, sono  angherie che non si dimenticano tanto facilmente.

Nelle principali città dell'Egitto i negozi sono vuoti.Forse leggermente meno grave è la situazione nei villaggi rurali, tra i contadini. Ma lo sarà di sicuro ancora  per poco.

La fame comunque è reale e i giovani (e sono veramente tanti) al momento, stando così le cose, non intravedono alcun possibile avvenire.

Le banche non hanno più liquidità.

Ed è gravissimo.

Il "Che fare", allora, è tutto da inventare. E non sarà una passeggiata.

Ma l'Egitto ha anche una classe intellettuale laica che, scacciato il tiranno, potrà far sentire finalmente la propria voce e raggruppare intorno a sé gli elementi più validi per una futura ricostruzione.

A questo bisogna saper guardare.

El Baradei e tanti altri meno noti altro non vogliono che restituire "libertà" all'Egitto.

I giochi politici del dopo ci saranno comunque(non siamo ingenui) e la ricomposizione di un assetto politico-istituzionale non sarà agevole.

L'Egitto è sopratutto un paese musulmano.

Ma quanto è accaduto non poteva non accadere.

La corda era stata  tesa  troppo fino a spezzarsi come è poi accaduto nei fatti.

L'importante è pacificare gli animi, dando serie assicurazioni, quando una certa calma sarà tornata.

E lavorare davvero per il futuro della gente comune.

L'Egitto in realtà ha tutti i numeri per divenire un'autentica democrazia.

I segnali di una transizione ci sono tutti.

Manca solo la spallata finale.

  

   A cura di  Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

Avarello
 

 


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