Muladhara Chakra, interpetato da Swami Satyananda Saraswati
("Theories of the Chakras" , H. Motoyama, p. 232)
Nella Bhagavad Gita (“il canto del Beato”), Sri Krishna racconta di sé al discepolo Arjuna:
“Tra i cavalli, sappi che sono Uchchaihshrava, nato dal nettare; tra gli elefanti (sono) Airavata, l'elefante bianco di Indra; e tra gli uomini, l'imperatore (1).”
(Bhagavad Gita, cap 10, verso 27)
L’animale associato al primo chakra è l’elefante bianco con sette proboscidi.
Dato che sette sono i chakra, e dato che l’energia della Terra proviene dal primo chakra, le sette proboscidi rappresentano il collegamento che la radice ha con gli altri sei chakra, attraverso cui l’energia della Terra, grezza ed indifferenziata, salendo si differenzia, diventando sempre più sottile.Secondo la mitologia hindu, Airavata è l’elefante bianco con sette proboscidi, cavalcato da Indra, dio della pioggia e dei temporali.
Racconta il mito che Airavata è “colui che tesse le nuvole” : con le sue proboscidi attinge l’acqua dal sottosuolo e le vaporizza nell’aria, creando le nuvole, unendo così le acque inferiori alle acque superiori (nuvole che verranno poi utilizzate da Indra per produrre la pioggia)
Note:
(1) Curioso che 4 è il numero associato al primo chakra, e il quarto arcano dei Tarocchi è l'imperatore, uno delle personificazioni di Krishna.
Fonti :
- Airavata, Wikipedia
- The Muldahara Chakra, universal-mind.org
- Bhagavad Gita, guruji.it