Un recente studio dal titolo Empathic-like responding by domestic dogs (Canis familiaris) to distress in humans: An exploratory study, condotto da Deborah Custance and Jennifer Mayer, due ricercatrici del Dipartimento di Psicologia del Goldsmiths College di Londra, sembra aver dimostrato definitivamente che i cani possiedono la cosiddetta empatia, una simbiosi emozionale che lega queste creature e le fa partecipi dei sentimenti provati dagli esseri umani. Sono stati selezionati diciotto cani, nove femmine e nove maschi, (dieci Mongrel, tre Labrador, due Golden Retriever, un Vizsla, un Pastore Belga e un Beagle) di un’età media di nove anni e nove mesi, con un ranging dagli 8 mesi ai 12 anni, insieme ai rispettivi proprietari, 14 donne e 4 uomini con un ranging dai 34 ai 72 anni, e quando si è chiesto di indurre le reazioni dei cani alle emozioni dei proprietari, sia positive che negative, 15 cani hanno reagito a uno o più segnali: 11 hanno risposto alla tristezza, sette al dolore, otto alla rabbia e nove all’allegria. Il resto dello studio è pubblicato su http://eprints.gold.ac.uk/7074/, ma, in sostanza, con o senza ricerche scientifiche si conferma che l’empatia dei cani è un dato naturale, un istinto che noi, evidentemente, facciamo fatica a conservare, o forse abbiamo perduto… Se penso alle parate di potenza di certi filantropi della beneficienza, a certi pedanti del sociale, mi viene proprio da pensare che il genere umano è incline all’ipocrisia, alla falsa misericordia, all’esibizionismo della bontà, niente a che vedere con la prontezza e la semplicità con cui un cane ti viene incontro e lecca le tue lacrime o partecipa alla tua gioia…
© Marco Vignolo Gargini