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L'energia diretta può essere utilizzata sia per la costruzione di armi innovative che per la modificazione meteorologica: la conferma viene da documenti dell'esercito USA e da documenti scientifici

Creato il 22 novembre 2013 da Corradopenna
L'energia diretta può essere utilizzata sia per la costruzione di armi innovative che per la modificazione meteorologica: la conferma viene da documenti dell'esercito USA e da documenti scientifici
Sulla rivista militare "Leading edge" (volume 7 Issue 4) liberamente visionabile al sito http://www.navsea.navy.mil/nswc/dahlgren/Leading%20Edge/Directed%20Energy/files/inc/1250074754.pdf si può leggere del "passato, presente e futuro" della tecnologia militare che impiega armi ad energia diretta: armi laser, fasci di micro-onde, fasci di particelle ionizzate.
Come viene ammesso nella stessa rivista si tratta di qualcosa che ieri sembrava pura roba da fantascienza e che adesso sta diventando realtà. Leggiamo a tal proposito quanto si trova scritto a pagina 7 di tale documento: 
L'energia diretta può essere utilizzata sia per la costruzione di armi innovative che per la modificazione meteorologica: la conferma viene da documenti dell'esercito USA e da documenti scientifici
"La tecnologia delle armi ad energia diretta (Directed energy weapon - DEW) tipicamente prendono la forma di laser ad alta energia (High - Energy Laser - HEL), micro-onde ad alta potenza (High Power Microwave - HPM), e fasci di particelli cariche. Questo articolo si concentra sulle aree delle prime due tencologie, dal momento che esse sono ormai pronte per la sperimentazione operativa e la valutazione, ed in alcuni casi, per l'uso operativo sul campo di battaglia. Le DEW sono state rese popolari dai libri di fantascienza per oltre un secolo. Il Ministero della Difesa ha investito sul loro sviluppo sin dagli anni '70."  
In particolare viene ammesso che questi nuovi laser sono stati sperimentati con successo e sono riusciti a neutralizzare dei missili. Quanto ai nuovi sistemi a micro-onde ad alta potenza viene riferito di difficoltà nella loro messa a punto a causa della perdita di energia nel corso della propagazione, problemi che si cerca di risolvere tramite l'utilizzo di aerei telecomandati (droni) o missili cruise che rilasciano l'arma a micro-onde nella prossimità dell'obiettivo. Mentre su alcuni dettagli di questo documento mi riprometto di tornare in seguito dopo una approfondita lettura, segnalo tra le armi a micro-onde (così dette "non letali") i mezzi di dissuasione atti a disperdere la folla, i raggi per bloccare i veicoli a distanza o per disinnescare a distanza ordigni disseminati sul terreno.
A questo punto occorre ricordare che l'energia diretta è menzionata (vedi ad esempio l'illustrazione a pagina 42) anche in un altro documento militare statunitense: "Weather as a multiplier force - owning the weather in 2025", ("Il clima come moltiplicatore di forza - possedere il dominio delle condizioni climatiche entro in 2025")  come uno degli strumenti per modificare il clima in modo che lo si possa utilizzare a scopi militari.

Fasci di radiazioni elettromagnetiche e laser possono quindi essere utilizzati per scopi di modificazione climatica, non è un caso che il parlamento europeo (vedi l'audizione del febbraio 1998) e quello russo, hanno in passato espresso preoccupazione per la stazione statunitense HAARP (ove si trova una selva di enormi antenne che, ufficialmente, studiano la ionosfera inviandovi contro dei fasci di radiazione elettromagnetica).


L'energia diretta può essere utilizzata sia per la costruzione di armi innovative che per la modificazione meteorologica: la conferma viene da documenti dell'esercito USA e da documenti scientifici

Il gruppo rock dei Muse ha dedicato un album alla denuncia del riscaldatore ionosferico HAARP

Più precisamente, come si legge in un articolo di Mirko Molteni pubblicato su La Padania (suddiviso in due parti e pubblicato il 15/16 giugno 2003) :

Il 15 gennaio 2003, il sito della «Prava» ha ospitato un inquietante articolo, scritto dal deputato ucraino Yuri Solomatin, in cui si esprime preoccupazione per gli esperimenti condotti dagli americani in Alaska, dove dal 1994 si sta portando avanti il programma HAARP, High Frequency Active Auroral Research Program, cioè «programma di ricerca attiva aurorale con alta frequenza». In pratica, una selva di enormi antenne eretta nel bel mezzo della foresta boreale nordamericana. Solomatin ha voluto richiamare l’attenzione dell’Ucraina su un problema già sollevato dai Russi. Quelle antenne sono forse il prototipo di un’arma «geofisica» americana, capace di condizionare il clima di continenti alterando con microonde la temperatura o l’umidità? Il deputato ucraino dà credito al sospetto che i disastri naturali intensificatisi ultimamente siano da imputare ai sempre più assidui test del sistema HAARP. Anche in Germania, le inondazioni dello scorso anno sono sembrate a qualcuno troppo disastrose. Così due giornalisti tedeschi, Grazyna Fosar e Franz Bludorf, hanno vagheggiato in un loro articolo, pubblicato sul numero 120 del bimestrale «Raum und Zeif», che i cicloni e gli allagamenti che hanno piegato l’Europa Centrale possano essere legati all’HAARP. La Russia aveva dato l’allarme quasi un anno fa. Come riporta l’agenzia Interfax dell’8 agosto 2002, ben 90 parlamentari della Duma di Mosca avevano firmato un appello indirizzato all’ONU in cui si chiedeva la messa al bando di questi esperimenti elettromagnetici. Un mese più tardi erano saliti a 220 i deputati russi a favore dell’appello. D’altronde vi era stato un rapporto della Duma che accusava esplicitamente l’America. Parole schiette e scomode: «Sotto il programma HAARP, gli USA stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto qualitativo è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari».

L'energia diretta può essere utilizzata sia per la costruzione di armi innovative che per la modificazione meteorologica: la conferma viene da documenti dell'esercito USA e da documenti scientifici

La selva di antenne della struttura HAARP a Gakona (Alaska)

Passiamo adesso al possibile utilizzo dei laser per modificazione meteorologica. Il sito dell'università partenopea nel breve articolo http://www.meteo.unina.it/pillole-meteorologiche/122-tra-nuvole-cannoni-laser-e-acquazzoni, segnala quanto segue
L'energia diretta può essere utilizzata sia per la costruzione di armi innovative che per la modificazione meteorologica: la conferma viene da documenti dell'esercito USA e da documenti scientifici
Un team di ricercatori europei coordinati dal fisico tedesco Rohwetter della Libera Università di Berlino ha pubblicato sulla rivista scientifica Nature Photonics di maggio 2010 [il link all'articolo è http://www.nature.com/nphoton/journal/v4/n7/abs/nphoton.2010.115.html - N.d.R.] un lavoro in cui dimostra che raggi  laser che colpiscono  le nuvole dal basso sono in grado di stimolare la formazione della pioggia molto più efficacemente che cospargendo ioduro d’argento sulle nuvole con aerei.  
Esperimenti sono stati eseguiti in laboratorio e nell'ambiente, sebbene 
le goccioline di pioggia così ottenute sono state troppo piccole per scatenare un vero e proprio acquazzone. L’unico problema da risolvere riguarda la possibilità di far agire il laser non solo su un singolo punto ma su chilometri di nuvole.
Ciò non toglie che in ambito militare sci si sia appropriati di tale tecnologia, sviluppandola e potenziandola grazie ai fondi destinati alla ricerca per le armi innovativeDel resto abbiamo visto che l'esercito statunitense ammette da una parte un grande impegno nella ricerca delle armi ad energia diretta, e dall'altra l'intenzione di possedere il controllo completo del clima entro il 2025 (anche per mezzo dell'uso di "armi ad energia diretta").

E non è peregrino pensare che quanto viene diffuso dalle riviste militari sia solo una parte di quello che è stato segretamente realizzato. Uno degli elementi chiave per la supremazia militare è il segreto rispetto alle realizzazioni delle armi più avanzate: il fattore sorpresa in un conflitto può essere di enorme rilevanza.




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