Ma un giorno la domestica si dimenticò di caricare la pendola, così la mattina seguente quando il filosofo tedesco si svegliò trovò la pendola ferma.
Kant si vesti, fece colazione e uscì, dirigendosi verso la casa di un suo caro amico che abitava a un paio di chilometri circa da casa sua, conversò per un po' di tempo con l'amico Otto, e poi ritornò a casa ,e regolò l'ora esatta nella pendola. Come fece?
C'è da sapere che:
- Kant non conosceva la distanza esatta per arrivare a casa dell'amico
- Kant non non sapeva quanto impiegava per arrivare a casa dell'amico
- Kanta faceva sempre il solito percorso per andare e per tornare
- Kant prima di uscire carica la pendola
- Kant è metodico, ha il passo costante e impiega lo stesso tempo per andare e per tornare
Kant prima di uscire caricò la pendola e la fece partire per comodità dalle 12 o ora zero. Giunto da Otto guardò l'ora ad esempio le 10.00 di mattina, dopo un ora si congedò dall'amico e tornò a casa e guardò il pendolo che segnava - facciamo le due - esattamente il tempo che era stato via ovvero viaggio di andata, viaggio di ritorno e conversazione con l'amico Otto. Sapendo che aveva conversato per un'ora con l'amico e che il tempo che impiegò per andare era identico a quello impiegato per tornare possiamo sapere il tempo impiegato per tornare a casa (Tempo trascorso – Tempo conversazione)/2 e quindi aggiungendolo all'ora vista nella pendola a casa dell'amico Otto, Immanuel Kant ha potuto facilmente regolare la propria pendola.
Enigmi impossibili
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Chris.