L’ennesima bufala a danno della Chiesa Cattolica: sarebbe azionista di una industria che fabbrica d’armi

Creato il 12 aprile 2012 da Iljester

Non c’è mai fine all’immondizia che circola in rete. Tra le tante notizie vere che ci permettono di avere una visione del mondo disincantata, ci sono le solite porcherie diffuse soprattutto da parte sinistra e dai detrattori della Chiesa Cattolica, del cattolicesimo e in generale del cristianesimo.

È vero. La Chiesa cattolica è piena di contraddizioni, perché in fin dei conti è un’istituzione fatta di uomini, ma per quanto lo sia, la sua opera nel mondo è sempre stata improntata ad aiutare il prossimo e certo non a distruggere l’uomo, obiettivo semmai del comunismo e di tutte quelle culture religiose e laiche che nascondono nella loro filosofia di presunta “libertà” odio e intolleranza nei confronti dei valori propugnati dal Vangelo e della occidentalità in generale.

Così ecco che si parte dal saluto nazista del Papa, altra bufala finalizzata a denigrare Benedetto XVI°, fino all’esenzione dal pagamento dell’ICI per la Chiesa, come se la Chiesa non pagasse l’ICI perché Chiesa e non perché istituzione non a scopo di lucro (come le Onlus e i Sindacati) ed espressione di un diritto costituzionalmente garantito: quello del cittadino di riunirsi per esercitare il suo diritto alla fede. Ma del resto, cosa ci si può aspettare da tutti quei supereroi dell’ignoranza, i quali, anziché lottare per abolire una tassa aberrante come l’ICI, pretendono che anche una Cattedrale la paghi allo stesso modo di come la paga un Centro Commerciale?

Ma torniamo all’ennesima bufala: quella secondo la quale la Chiesa — tramite lo IOR (la banca dello Stato della Città del Vaticano) — sarebbe una delle azioniste della nota fabbrica d’armi Beretta, la quale — che ci piaccia o no — è comunque un fiore all’occhiello della nostra industria, per quanto fabbricare armi (almeno per quanto mi riguarda) non sia eticamente esaltante.

Ciò detto, è indubbiamente un mistero da dove nasca la bufala, però nella foto in alto mostro un vescovo, il vescovo Józef Glemp che, in nel suo ultimo viaggio diplomatico in Russia, ha fatto una visita pastorale in una caserma militare dove è presente una minoranza di soldati cattolici. Ebbene scherzosamente al Vescovo (uno dei maggiori oppositori del Comunismo) è stato messo in mano un fucile (scarico) per una foto scherzosa (e che personalmente ritengo inopportuna); foto che poi è stata strumentalmente e prontamente utilizzata per giustificare la notizia assolutamente destituita di fondamento sulla partecipazione azionaria del Vaticano alla produzione delle armi Beretta. Il fucile peraltro non è neanche prodotto dal noto marchio italiano, ma è il Dragunov SVD di fabbricazione russa.

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Del resto, è la stessa industria Beretta a smentire la bufala in un comunicato ufficiale:

In relazione a notizie diffuse nei giorni scorsi circa la composizione dell’azionariato di Beretta Holding, la società smentisce nella maniera più ferma che IOR o società ad esso riconducibili siano parte della compagine degli azionisti della società stessa o di società da essa controllate. Beretta Holding, che controlla un gruppo di imprese principalmente attivo nel settore dello sport, caccia e tempo libero, è un’azienda di proprietà famigliare da 15 generazioni. LUISA ACHINO Communication & P.R. Clothing, Accessories and Retail FABBRICA d’ARMI PIETRO BERETTA S.p.A.

Il comunicato integrale (con l’elenco degli azionisti) lo trovate linkato più sotto. Quello che qui posso dire è che non avevo dubbi in merito, ma leggere le bufale (o le notizie stravolte) è sempre infastidente, perché poi sono a senso unico e hanno un evidente fondo ideologico: denigrare la cattolicità e la Chiesa e renderla disumana. Poi c’è gente che, come sempre, condivide e ci casca, senza neanche porsi il problema di verificare il fondamento della notizia.

Fonte: Il Vaticano azionista della Fabbrica d’Armi Beretta? L’ennesima vergognosa bufala

di Martino © 2012 Il Jester


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