L’eolico cresce nei paesi in via di sviluppo. La Cina prima al mondo
Lo sfruttamento dell’energia eolica ha avuto un incremento costante negli ultimi anni raggiungendo un valore di potenza installata nel mondo pari a 200 GW.
La tecnologia utilizzata ha subito notevoli cambiamenti, per quanto riguarda la qualità dei componenti, le dimensioni degli impianti, i rendimenti e i costi di manutenzione rendendola in molti casi più economica delle altre fonti rinnovabili e raggiungendo, in condizioni particolarmente favorevoli, costi del kWh confrontabili con quelli delle fonti fossili.
Situazione mondiale del mercato dell’eolico
I dati riportati dalle statistiche del Global Wind Energy Council mettono in evidenza una crescita esponenziale della potenza eolica installata nel mondo per un totale di circa 200.000 MW (figura 1).
Figura 1: Evoluzione della potenza eolica installata a livello mondiale [ENEA, 2011]
Nel 2010, per la prima volta, la capacità installata è stata superiore nei paesi in via di sviluppo e nelle economie emergenti piuttosto che nel mercato tradizionale dei paesi OECD.
La crescita delle installazioni è stata molto forte in Cina, che è diventata la prima nazione al mondo per potenza eolica installata.
Il governo cinese ha infatti una chiara intenzione di ricorrere in maniere crescente all’energia eolica da un lato per rispondere alla necessità del paese di incrementare la produzione elettrica per sostenere lo sviluppo economico, dall’altra per valorizzare le grandi zone rurali che caratterizzano il territorio. Inoltre negli ultimi anni è emersa la volontà del paese di ridurre le emissioni di gas serra e l’inquinamento atmosferico. Dopo un periodo di quattro anni in cui la potenza installata è più che raddoppiata (2006-2009), nel 2010 si è raggiunto il record di 18,9 GW di capacità installata portando ad un totale di 44,7 GW.
Situazione analoga si è verificata in India dove per far fronte allo sviluppo economico e alla crescente domanda di energia da parte della popolazione il governo si è impegnato a raggiungere la quota di 10,5 GW di installazioni nel periodo 2007-2012. A fine 2010 la potenza installata sul territorio era pari a 13,1 GW (tabella 1).
Diversa invece la situazione per i paesi sviluppati: nel 2010 il mercato americano ha dimezzato le installazioni, in Europa si è registrato un calo del 7,5% rispetto al 2009 per le installazioni onshore, al contrario le installazioni offshore hanno registrato un aumento del 50% in paesi come Inghilterra, Danimarca, Belgio, Romania e Bulgaria.
Tabella 1: Capacità eolica installata in alcuni Paesi del mondo (EWEA)
Figura 2: Potenza eolica presente nei Paesi dell’unione Europea (EWEA)
L’eolico in Italia
I dati riportati dall’IEA mostrano per l’Italia una potenza installata a fine 2010 di 5800 MW, con un incremento rispetto al 2009 del 19,5%. L’incremento di potenza installata nel corso del 2010 è stato di 948 MW, principalmente nelle Regioni meridionali, in particolare Sicilia (334 MW per un totale di 1449 MW), Calabria (189 MW per un totale di 589 MW), Puglia, Campania e Sardegna (mappa delle installazioni eoliche ANEV).
L’energia elettrica da fonte eolica prodotta nel 2010 è stata di 8.374 GWh, corrispondente al 3% della domanda complessiva, quota inferiore a quella che contraddistingue altre realtà europee.
Figura 3: Percentuale di elettricità prodotta tramite eolico rispetto al totale in alcuni Paesi dell’Unione Europea (EWEA Annual Report 2010)
Il fatturato del comparto eolico italiano nel 2010, nonostante la battuta di arresto registrata rispetto al 2009 (615 macchine installate contro 652), si è attestato intorno a 1,7 mld €. Sebbene solo una ridotta percentuale delle macchine installate sia costruita in Italia, l’impatto occupazionale è significativo, in particolare nel Meridione, dove minori sono le opportunità di lavoro.
L’Anev (Associazione nazionale energia del vento) ha recentemente pubblicato uno studio sul potenziale occupazionale relativo al settore: da una simulazione ponderata sulla quota di potenza installata annualmente è stato possibile tracciare l’andamento previsto di nuovi occupati per ogni anno fino al 2020.
Dal calcolo è stato possibile desumere una media di oltre 5000 nuovi occupati all’anno per i prossimi anni, con un incremento annuale pressoché costante e una graduale diminuzione prevista per il termine del prossimo decennio. Tale proiezione corrisponde ad un incremento medio annuo di potenza installata pari ad oltre 1.100 MW.
Considerazioni economiche
La produttività di un impianto eolico in termini di energia prodotta in un anno dipende dalla frequenza e dalla intensità del vento nell’arco del periodo annuale di funzionamento. I moderni impianti eolici e la loro ubicazione sono scelti in modo tale da produrre un quantitativo di energia pari al 20-30% dell’energia che produrrebbero se funzionassero sempre alla potenza nominale (di picco).
I parametri che devono essere tenuti in considerazione nella costruzione di impianti eolici e nella valutazione dei costi di installazione e di produzione sono essenzialmente:
• costi di investimento iniziale (sviluppo dell’iniziativa, installazione delle macchine eoliche, opere accessorie e infrastrutture). Attualmente nei paesi guida nello sviluppo della tecnologia eolica, il costo specifico di realizzazione di un impianto si colloca nell’intervallo di 900-1300 €/kW installato. In Italia, la complessità morfologica del territorio e la localizzazione delle aree ventose sui pendii delle dorsali appenniniche in zone remote e prive di infrastrutture, possono portare il costo totale dell’investimento a superare i 1200 €/kW (in linea con le stime del GSE; il costo medio per una configurazione tipica di impianto eolico installato a terra con una potenza complessiva media di 20 MW in un sito di media complessità in Italia può essere valutato 1.740 Euro/kW, con un intervallo che va da 1.550 Euro/kW per grandi impianti installati in aree a bassa complessità ad un massimo di 2.000 Euro/kW per piccoli impianti installati in siti ad orografia complessa).
• costi di esercizio e manutenzione. Un impianto eolico non è gravato da costi variabili del combustibile, pertanto le spese di funzionamento riguardano l’amministrazione, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti.
• costi per la dismissione di un impianto. In Italia, il costo di rimozione è di 20.000-40.000 euro per macchina.
Il costo di produzione del kWh elettrico da fonte eolica, dipende fortemente dalla dimensione, dal sito in cui è installato l’impianto e dalla velocità del vento. Attualmente i costi riportati da Enea nell’articolo “considerazioni economiche sulla produzione di energia eolica”, sono quelli di tabella 2.
Tabella 2: Stima del costo totale di produzione dell’energia elettrica da varie fonti, comprensivo del costo delle esternalità ambientali negative (Enea)
Conclusioni
I meccanismi di incentivazione presenti in Italia hanno avuto come effetto il diffondersi della tecnologia sul territorio per una potenza totale installata di 5.800 MW (valore che pone il paese in terza posizione in Europa e sesta nel mondo). Nel corso dell’ultimo anno vi è stato una inversione di tendenza: la crisi economica e l’incertezza dovuta alla revisione dei sistemi degli incentivi ha prodotto un’incertezza sul mercato che si è riflessa inevitabilmente sulle iniziative imprenditoriali.
Vi è inoltre da considerare la reazione dell’opinione pubblica all’impatto visivo degli aerogeneratori: circostanza verificatasi più volte in previsione di nuove installazioni che ne hanno influenzato negativamente il processo di costruzione.
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