Dal Vic20 all’Amiga, passando per il più venduto C64, i computer Commodore negli anni ‘80 fecero epoca con la loro architettura all-in-one, che prevedeva che il computer stesse tutto nello chassis della tastiera, sotto le mani dell’utente (filosofia seguita anche da Sinclair, Amstrad e da altri competitor, come i produttori degli MSX), con la possibilità di utilizzare – come video – un monitor o una TV.
Ora la società Commodore USA prova a ri-attualizzare questa filosofia presentando il nuovo Commodore 9100.
Questo computer – per design e architettura – si presenta come l’erede del Commodore 64, home computer venduto in tutto il mondo in oltre 17 milioni di esemplari. Gli manca però lo storico logo (quello con la C=), che sembra essere detenuto da Commodore Asia, società che non ha nulla a che vedere con Commodore USA e che commercializza UMPC, notebook, televisori e altri device. A questo punto, il successo del revival dei computer Commodore è tutto da vedere.