“Le mie radici affondano in Sicilia. Non avrei mai potuto intraprendere la strada che ho preso se non avessi interiorizzato gli affetti e i valori legati a una terra alla quale sono legata a vita”. Loredana Errore parla così della terra dove è cresciuta e che le ha dato la spinta per provare a volare, come quel “gabbiano di Lampedusa” del quale serba in cuore lo strillo.
Lei, rumena adottata da una coppia di agrigentini, adesso vive a Milano in “un appartamento in affitto e con un’auto da 4.000 euro”, due tra i pochi cambiamenti della sua vita post-Amici. Da Milano oggi Loredana lancerà ‘L’Errore’, il suo primo vero album che segue l’ep ‘Ragazza occhi cielo’ pubblicato nel marzo 2010 sull’onda del successo della sua partecipazione alla nona edizione di Amici.
Dieci brani scritti e arrangiati da Biagio Antonacci (uno firmato da La Pina di Radio Deejay) che ha ‘adottato’ artisticamente l’artista 26enne ideando, curando e producendo il progetto discografico del quale fa parte anche anche ‘Cattiva’, duetto con Loredana Bertè presentato in anteprima qualche settimana fa proprio nella trasmissione condotta da Maria De Filippi, oltre a ‘Congo’ e ‘Fotto la poesia’, due pezzi che Loredana Errore firma con Antonacci, e ‘Che bel sogno che ho fatto’ e ‘Madre che non ci sei’ che rivela “sono tra quelli che mi appartengono più di altri”.
A fare da apripista a L’Errore (“Il titolo nasce dalla ‘L’, iniziale di Loredana, che mi è sempre piaciuta davanti al mio cognome del quale vado orgogliosa”), da oggi nei negozi di dischi su distribuzione Sony Music, è stato il singolo ‘Il muro’ che accoglie le più moderne sonorità mischiate ad atmosfere tipiche degli anni '80.
Una sfida per la cantante agrigentina e per il cantautore milanese di ‘Convivendo’. “Spero che Biagio, oltre che a farmi da garante come traspare, possa esserne soddisfatto da imprenditore che ha impiegato il proprio tempo e le proprie energie per una ragazzina”, confessa Loredana. “Non so cosa abbia visto in me – continua rispondendo a chi le chiede il perché di questa scommessa di Antonacci -, forse la pazzia sana e lucida che lo animava all’inizio”. Una follia della quale Loredana non ha paura, tanto da rievocarla parlando del duetto con la sua omonima che di cognome fa Berté. “E’ una grande della musica nonostante venga additata come ‘pazza’ – afferma con vigore -. Nessuno deve dimenticare che la follia è la condizione essenziale per l’estro, il fulcro di molte emozioni. Io sono una che ama dire: ‘Innalzo l’alieno, abbasso l’osceno’”. Frase, quest'ultima, che ricorre nei ringraziamenti di fine disco, insieme con quelli a nonna Alfonsa con il suo “viso di cera che scalda a fuoco il pallore puro della mia anima”.
Un’anima che dà il senso a una “vita ancora tutta in salita: spero in una buona carriera”, dice. Fino adesso, oltre alla partecipazione ad Amici, c’è stato il duetto a Sanremo con Anna Tatangelo “accettato contro il parere di qualcuno” che le ha dato l’opportunità di partecipare a New York allo show di Gigi D’Alessio al Radio City Music Hall. “Un’esperienza nata per caso che mi è stata utile a livello personale”, la definisce Loredana che in merito a Sanremo ammette di “non essere sicura di volerci andare da concorrente e, comunque, non me lo hanno proposto”. Quello che vorrebbe con tutto il cuore, invece, è cantare live. “Spero - conclude - che a questo disco possa seguire un tour perché i cantanti devono cantare live ma prima bisogna capire se queste canzoni conquisteranno il cuore della gente”.
(Pezzo pubblicato su La Sicilia dell'8 marzo 2011)