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L'errore più grande!

Creato il 18 aprile 2013 da Pdarcore
L'errore più grande!di Piero Tieni
Questo è un post a titolo personale.
E se qualcuno ha qualcosa da dire sul fatto che sul blog ufficiale del Pd venga pubblicato un commento che è contrario alla linea ufficiale del Pd, me lo faccia subito presente, che basta cambiare l'intestazione della pagina e questo si trasforma per incanto in un blog personale dove dico quello che voglio senza che nessuno mi rompa le palle.
La maggior parte dei giornali di oggi titola più o meno: intesa su Franco Marini, il Pd si spacca!
Sì, perchè quest'intesa del cappero, non solo non piace ai renziani, ai giovani turchi, al gruppo di Civati, alla sinistra Pd, a Sel, eccetera eccetera, ma è maldigerita anzi, completamente indigesta, alla stragrande maggioranza degli elettori di centrosinistra.
Ecco, se il Pd si spacca su Marini, il sottoscritto si schiera completamente dalla parte di quelli che si sono spaccati la minchia e avversano questa candidatura con tutta l'anima, sperando fortemente che alla fine a prevalere non sia il buon Franco ma siano i Franchi tiratori che nel segreto dell'urna impallinino l'inciucio.
Ma come cacchio si fa a non capire?
Grillo è quello che è, e le quirinarie sono un grande cazzata in cui hanno votato (si dice ) 50 mila persone in rappresentanza di 9 milioni di elettori ed hanno stilato una graduatoria che alla fine ci è stata gentilmente comunicata dall'inneffabile duo Grillo/Casaleggio.
Se questi dicevano subito che ilpopolodelwebb preferiva Rodotà alla Gabanelli non li credeva nessuno; allora hanno detto che avaeva vinto la Gabanelli che, gentilmente e giustamente, si è ritirata ed ha lasciato spazio a Rodotà.
Capolavoro di politica politicante per presentare un candidato davvero competitivo e insidioso per il Pd.
Stefano Rodotà è:
un illustre giurista
uno di sinistra
un democratico a tutto tondo
un elettore del pd
un liberalsocialista
l'ex presidente (non dimentichiamolo) del Pds, il Partito Democratico di Sinistra
un avversario politico e culturale (soprattutto culturale) di Berlusconi e del berlusconismo.
Detto terra terra, Rodotà è uno dei nostri, un grande e originale personaggio, un custode della Costuzione, uno con cui la destraccia anomala italiana dell'ultimo ventennio avrebbe solo il dilemma se ritirarsi in cantina o in soffita.
Guarda che botta di culo: Grillo (con i suoi giri e le sue iperboli) ce lo vota.
Due più due fa quattro, anzi, fa la maggioranza assoluta e da oggi (o dal quarto scrutino) Rodotà sarebbe presidente della repubblica e davvero un nuovo governo sarebbe possibile con tanti saluti al vecchio libinoso brianzolo.
E invece no, noi siamo specializzati nella riesumazione delle salme. Sarà per una maleinterpretata sindrome di Stoccolma, ma quando vediamo che il caimano affonda ci viene istintivo lanciargli un salvagente.
Sia come sia, candidando Marini si rifiuta l'accordo col 30% grillino e si fa l'acordo col 30% berlusconiano.
Questa è la storia. Punto.
Si rimette al centro del gioco il nonnetto libidinoso arcorese che, agli occhi di un comune elettore di centrosinistra (e dei due 2/3 dell'elettorato complessivo), è la sventura e la disgrazia politica che si è abbattuta su questo paese negli ultimi 20 anni.
Antiberlusconismo?
E sì cazzo! Sono (siamo) antiberlusconiani perchè siamo agli antipodi di quel mondo e ne rappresentiamo l'antitesi.
Però stavolta la miopia politica del gruppo dirigente rischia davvero di farli andare a sbattere e cancellarli per sempre: è vero, Marini lo vogliono in 220 parlamentari del Pd, ma è anche vero che 120 tra contrari e astenuti hanno detto no. E perchè non si consultano i militanti e gli elettori? Ci hanno chiamati 4 volte ai gazebo in inverno per le primarie di ogni tipo e vuoi che adesso non ci scomodiamo nella bella stagione per dire la nostra sul presidente supremo?
Per chiudere:
- il sottoscritto spera che l'accordo col Pdl e (quel che resta) di Scelta Civica, rappresentato dalla candidatura Marini, venga asfaltato nel segreto dell'urna;
- che alla fine, anche contro la volontà dei capoccioni che però non controllano le anime, venga eletto Rodotà (o Prodi).
Se così non sarà, auguro fin d'ora buon 25 aprile  e 1 Maggio a tutti perchè quando ci rivedremo o risentiremo, sarà cambiato tutto e magari non saremo più qui.

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