Credit: ESA
La spazzatura spaziale sta diventando una forma di inquinamento vero e proprio e il problema inizia ad essere seriamente sentito dalle Agenzie Spaziali Internazionali e dai governi.
Qualche tempo fa abbiamo parlato dell’iniziativa dell’ESA, che ha deciso di passare all’azione e di studiare un piano per intervenire attivamente. Ora, l'esercito americano arruola gli astrofili contro la spazzatura spaziale.
Il progetto della Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) è chiamato SpaceView ed un programma che, grazie all’aiuto degli astronomi amatoriali, vuole proteggere le attività spaziali statunitensi in orbita.
La NASA ha stimato che esistono più di 500.000 pezzi di spazzatura spaziale potenzialmente pericolosa in orbita intorno alla Terra, che minacciano altri satelliti operativi, tra cui quelli militari. Per questo motivo, il DARPA ha deciso di creare una rete di sorveglianza globale, con il progetto SpaceView.
L'attuale monitoraggio è in grado di tracciare solo 30.000 di questi 500.000 oggetti pericolosi.
SpaceView cercherà di colmare questa lacuna.
Stadi di razzi, satelliti non più operativi, frammenti di altri veicoli spaziali, una moltitudine di oggetti pericolosi vagano sulle nostre teste.
Una collisione tra questi detriti potrebbe sprigionare un energia 20.000 volte superiore a quella di uno scontro frontale tra due automobili a 105 km/h.
Il tenente colonnello Travis Blake dell’Air Force, del programma SpaceView del DARPA, ha dichiarato:
“SpaceView dovrebbe fornire più dati da diverse postazioni geografiche assicurando una comprensione migliore dello stato attuale e del futuro delle nostre risorse spaziali”.
SpaceView è immaginato come una partnership a lungo termine che potrebbe includere la condivisione dei telescopi, upgrade hardware e una compensazione economica.
Il programma spera di coinvolgere gli astronomi amatoriali acquistando un accesso remoto sul loro telescopio, o fornendone uno all’astrofilo selezionato. Quando il telescopio non sarà riservato alle attività del DARPA, allora l’astronomo potrà utilizzarlo per il proprio hobby.
Il progetto inizierà a fine 2013 selezionando i primi 12 candidati.
Per maggiori informazioni: www.spaceviewnetwork.com