Sabato pomeriggio, nello spogliatoio della trendissima palestra “Io fitness”, un quarantenne in evidente lotta con la pancetta si liberava non solo degli abiti sudati ma anche delle maschere di sicurezza emotiva raccontando a un compagno di tapis-roulant tutto il dolore provato durante la triste sventura della sua recente separazione, sfociata in una lettera dell’avvocato di sua moglie che ufficializza la richiesta di divorzio e dà appuntamento in tribunale.
Ammetteva di aver commesso degli sbagli, specie incaponendosi troppo nel conflitto con la madre di lei e non occupandosi sufficientemente del figlio di due anni e mezzo. Incurante della calca di uomini smutandati attorno a lui nonché del numero di orecchie e sederi indiscreti che potessero ascoltare tutti gli affari suoi, sciorinava dettagli intimi sulla sofferenza di marito cacciato da casa, costretto a comprarsi un nuovo appartamento e a cominciare una nuova vita.
Attratto come sempre sono dalle debolezze umane, non ho potuto fare a meno di attardarmi in maniera assai poco credibile nella ricerca del docciaschiuma al solo fine di seguire quella specie di puntata de “I fatti vostri” in versione adamitica, e ho così potuto seguire tutto lo shampoo con cui l’amico – anch’egli separato e oramai abituatosi alle bellezze della sua condizione di single di ritorno – gli faceva un bel lavaggio di capa: tanto le donne sono tutte uguali, loro da una separazione escono sempre vincenti, alla caritas c’è pieno di ex mariti che vanno a chiedere un piatto di minestra perché le mogli hanno portato loro via tutto, e comunque se ti ha lasciato non è perché tu hai fatto degli errori, ma solo perché lei si era stufata e – stanne pur certo - ha già un altro.
La preziosa consulenza è poi proseguita con perle di saggezza sulle regole da seguire nell’imminente nuova esistenza: «Io donne per casa non ne voglio più.. Quando le faccio salire da me, devono entrare dritte in camera da letto e poi andarsene subito».
Fermo restando che non ho alcun dubbio che le sue ospiti sentano loro per prime l’urgenza di sparire non appena entrate nella sua camera da letto (parlo con cognizione di causa, visto che lo stallone italiano faceva la sua arringa in completo deshabillé, e, evidenze alla mano, fatico a pensare che una femmina insista per trattenersi da lui, magari aggrappandosi forsennatamente alle sue maniglie dell’amore), resta indubbio il fatto che l’esercito dei single di ritorno sia una milizia sempre più nutrita e rabbiosa.
Uomini - ma ovviamente anche donne - giovani ma non più giovanissimi, lontani dalla curiosità e dalla voglia di vivere tipiche dei vent’anni eppure d’improvviso ricalati anima e corpo nei meccanismi della seduzione e della scoperta dell’altro. Gente che affolla le chat line e le discoteche in cerca di una nuova occasione, gente però ormai disillusa, amareggiata, priva di entusiasmo reale e, molto spesso, pure rancorosa e incazzata come un’ape che si sia vista portar via i suoi fiori più profumati
Un esercito inferocito eppure in cerca d’amore. Una milizia di ginnasti del sesso eccitati soprattutto dalla voglia di vendetta.