Lunedì 24 Ottobre 2011 08:33


I Papuasi stavano partecipando al loro Terzo Congresso Nazionale nella città di Abepura. Mercoledì, soldati armati e polizia hanno circondato il luogo e, dopo aver udito una dichiarazione d’indipendenza dall’Indonesia, le forze di sicurezza hanno preso d’assalto lo stadio, sparando e usando gas lacrimogeni per disperdere la folla.
Secondo Survival sono stati arrestati circa 300 partecipanti, tra cui donne e bambini; mentre venivano portati via, molti sono stati picchiati selvaggiamente.
Molti degli arrestati sono poi stati rilasciati, ma i leader, appena eletti al raduno, sono ancora sotto custodia. Cinque di loro sono stati accusati di tradimento – un’accusa che ha visto molti Papuasi condannati a oltre 20 anni di carcere.
Il Reverendo Benny Giay è stato preso di mira dalle forze speciali di élite dell'esercito indonesiano, spalleggiata dagli Stati Uniti, e ha ricevuto numerose minacce di morte per aver più volte denunciato le violazioni di diritti umani nella regione. "Vogliamo che il governo indonesiano la smetta di usare il terrore, deve rispettare i nostri diritti - ha dichiarato a Survival - I Papuasi chiedono il dialogo, mediato da terze parti, per trovare una soluzione al conflitto. Gli Indonesiani ci stanno uccidendo, è giunta l'ora del dialogo".
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