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L’esercizio della critica

Creato il 21 giugno 2014 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

animalman19page11 Lesercizio della criticaÈ sempre più difficile pensare a dei buoni motivi per praticare l’esercizio della critica in ambito fumettistico, oggi come oggi.

La rivoluzione mediatica iniziata almeno 15 anni fa ha raggiunto il suo apice e ha iniziato una trasformazione non prevedibile. Dal mio punto di vista, che mi ritengo defilato ma interno alla critica web, ed esterno alle logiche più tradizionali del Sistema Fumetto, è in atto una nuova importante trasformazione, che si confronta con la maturazione di un processo ormai chiaro.

L’ondata web ha negli anni offerto impensabili opportunità di visibilità a “potenziali” voci critiche, offrendo piattaforme e modalità di collaborazioni differite (nel tempo e nello spazio) e multiple, dando forma a una nuova comunità critica pluri-stratificata. L’allargamento esponenziale delle opportunità ha le sue distorsioni, perché chiunque ha la possibilità di far sentire, vedere, pesare la propria voce. Ma d’altra parte, poiché sono fermamente convinto che la critica si faccia e si sviluppi facendola, e non sia una condizione né tanto meno un’etichetta, la moltiplicazione delle opportunità ha permesso a tante persone di scoprirsi capaci di sviluppare questo importante ma delicato esercizio.

La pluralità di voci e approcci e piattaforme e logiche realizzative ha però anche reso sempre più difforme l’idea stessa di “Critica”: prende le forme del “giornalismo”? Dello “studio”? Della “promozione culturale”? Delle “pubbliche relazioni”?

Ho più spesso scritto sul mio blog (sighcomics.blogspot.com) della distorsione “militante” della critica.
I critici militanti sono i “wannabe acritici” (noti la contraddizione?) che sostengono una posizione o un’altra, spinti da motivazioni che poco hanno a che fare con l’esercizio critico: visibilità personale, “potere”, fanatismo, proselitismo, ecc.
Distorsioni talmente comuni, riconoscibili e virali da mettere la Critica in una costante posizione dubbia in merito alla sua credibilità.

Gli autori di fumetti, per prima cosa, a fronte di critiche negative, più spesso che non, mettono in dubbio la buona fede del recensore, piuttosto che discutere del merito dei contenuti. Il gioco è facile, e la Critica collude terribilmente con questa posizione. Perché troppo spesso la militanza sporca le idee e le intenzioni, e un diffuso pressapochismo “tecnico” spezza l’esercizio dialettico e il confronto. In sintesi: critici militanti e poco preparati a caccia di visibilità offrono agli autori l’opportunità di chiudersi in posizioni pretestuose e pregiudiziali. E da qui come si esce?

Oggi che il processo di sviluppo della critica web è maturo, è però possibile anche riconoscere alcune voci, alcune piattaforme credibili, comprenderne l’approccio e la serietà, prevederne gli sviluppi. Sapendo che il tema cruciale all’ordine del giorno è il costante contrasto tra amatorialità/professionalità e che non è ancora sciolto il nodo su come guadagnare facendo Critica. Qualcuno ci sta provando in diversi modi, non con poche, nuove distorsioni.
E si registra anche un cambiamento nell’atteggiamento di molti autori, che sempre più appaiono aperti a confrontarsi e condividere posizioni e valutazioni sul loro lavoro. Riconoscendo, forse, come minimo due funzioni importanti alla Critica: la visibilità promozionale del loro lavoro; l’opportunità di avere riscontri tecnici e circostanziati sul loro lavoro.

E i lettori, in quale posizione sono oggi? E soprattutto, chi sono?

Si potrebbe provare a fare un poco di ordine, riflettendo in sequenza sul senso della Critica, e le aspettative che la sorreggono, dal punto di vista dei diversi interlocutori chiamati in causa: i lettori (di fumetti e di critica); gli autori; gli editori; i critici; i gestori di piattaforme…
E magari se ne riparla qui, tra le pagine della nuova veste editoriale de LoSpazioBianco.it.


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