L’esordio di Giulietta – Atto primo

Venerdì 16 luglio 2010, la data del debutto di Giulietta, fa un caldo che non ce lo si può nemmeno immaginare. Preparo un’insalata di riso, guardando il fumo dell’acqua che bolle schiacciarsi contro il muro di aria condizionata che domina i miei 50mq.

Quando Nadiolinda arriva sono ancora da soppalcare, ma tra gossip editoriali (come diavolo farà ad essere sempre così sul pezzo?) e pettegolezzi multimediali, stendiamo cipria e mascara sulle nostre facce distrutte dall’afa.

Mentre lei si nutre, io mi faccio un cocktail di Suprady, Gutron e Mg.K-Vis e ci dirigiamo verso la Biblioteca di Casalpusterlengo, dove le Donne in Circolo stanno allestendo tavoli, manifesti e fioriere perché tutto sia adatto a ricevere Giulietta. Ogni cosa sembra sciogliersi.
Quando arrivo, mi commuovo per l’operosa bellezza che mi si muove intorno: non solo per l’alta concentrazione di gnocca tirata a lucido che lavora per la serata, ma per la perfetta sintonia di colori, profumi e anime.
Nadia si conferma grandiosa in ogni cosa che fa, partner ideale per una serata come questa: brava, bella, preparata e tremendamente a suo agio.
La folla che riempie la sala fin nelle ultime file, ascoltando anche in piedi le nostre parole sudate, mi rinfranca di tutti gli sforzi fatti per arrivare fino a qui.

Ma è inutile dire che la cosa più bella sono loro, le donne che mi tengono su, e che arrivano per me dove io non riesco mai.
Senza di loro, niente di me sarebbe così bello: tantomeno lo sarebbe stata questa serata, notte di pubblica deflorazione del mio ultimo libro. Ogni loro tacco, ogni loro abito, ogni loro colpo di ventaglio è stato fondamentale.
Grazie di cuore per la vostra perfezione.