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L’ESPERIENZA (di cui avrei fatto volentieri a meno): IL PUNTO E QUALCHE DRITTA

Da Mammapiky @mammapiky
L’ESPERIENZA (di cui avrei fatto volentieri a meno): IL PUNTO E QUALCHE DRITTA
Dopo l'ultima puntata di questa complicata saga (o sarebbe meglio dire dramma?) che mi ha visto litigare per l'ultima volta nel 2013, abbiamo cambiato rotta. Ovvio che lì non ci avrei più rimesso piede ma altrettanto ovvio, era che ci serviva un'alternativa.L'abbiamo trovata in una struttura per metà ospedaliera e per l'altra metà universitaria, dedicata proprio a loro, ai bambini. Un centro dentistico d'eccellenza che ho scoperto essere un fiore all'occhiello della nostra regione e cui si accede dietro pagamento di un modico ticket, sfatando il mito che più è alto il costo, migliore è il servizio. E meno male.
Sono entrata dubbiosa e uscita convinta, con il sesto senso che mi diceva "Fidati".

Dietro quella grande porta bianca c'è un mondo a colori ed è lì che abita il famoso "metodo pediatrico", nulla a che vedere con quello propinato della dentista "Simpaty".Tutto il personale è formato e l'atmosfera è lenta e rilassata, l'ansia l'ho lasciata fuori dalla porta, anche se a ricevermi, ho trovato uno di quei professoroni con più onorificenze di un generale a Guantanamo. Mi stupiscono sempre persone così: potrebbero tirarsela (ne hanno diritto e onore) e invece si prostrano, si mettono al tuo servizio, allineandosi con te e non aspettandosi il contrario. La visita non è andata un granché, Cestino ha collaborato poco e male, ma è bastato per una diagnosi completa e sincera e di questo avevo bisogno. La carie è avanzata, impossibile pretendere di curarla con normali metodi, in un bambino così piccolo: occorrerebbe una collaborazione per un tempo troppo lungo e, dopo il recente vissuto, nemmeno a provarci. Si rischia di far solo peggio. L'alternativa sarebbe un intervento chirurgico con fine l'estrazione ma anche quello per ora è da scartare, per lo meno arrivarci il più tardi possibile perché i premolari sono importanti e anche se denti da latte, tra averli e non averli c'è una grande differenza. Per noi per ora, c'è un’unica via praticabile: cercare di fermare la carie, di bloccarla, in attesa che recuperi la fiducia e soprattutto che cresca con l'età, anche di qualche mese sarebbe importante, un tentativo, che può fare un buco nell'acqua, ma non è una chimera e comunque è' l'unico possibile. Dobbiamo tentare e sperare.
Come si fa?
Occorre indurire la superficie malata mediante applicazioni costanti di fluoro, se siamo fortunati e se la situazione non è' all'ultimo stadio, ci sono buone possibilità di riuscirci.Non nutro grandi speranze in realtà ma apprezzo la diagnosi sincera e priva della presunzione di dover curare solo per soddisfare un ego personale. Oltre a ciò avremo visite costanti e monitoraggi della situazione, volti anche a ricostruire piano piano quel clima di fiducia che ci siamo giocati con l'ultima visita e in più una scorta di suggerimenti e consigli che condivido con piacere:Lavare i denti anche prima dei pasti (“Se ci si lava le mani prima dei pasti a maggior ragione si devono lavare i denti”)
Usare Spazzolino a setole dure e dentifricio da adulti (“L’invenzione dei prodotti da bambino in questo campo non l’ho mica capita”)
chiaramente alimentazione controllata (“Inutile dire che dolci solo con il lanternino”)e no deciso a bevande zuccherate dopo cena (“Il più grave di tutti, attenzione è il latte”)Forse per noi tutto questo non basterà e arriveremo alla soluzione estrema ma voi fatene buon uso, io di sicuro ho imparato la lezione.

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