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L’esplosione del debito

Creato il 22 agosto 2011 da Tnepd

L’esplosione del debito

L’esplosione del debito C’è la crisi, d’accordo, e tutti sono pieni di debiti. Il debito pubblico sale e strozza l’economia nazionale. La Grecia è fallita, troppo debito; l’Irlanda idem, troppo debito; Portogallo, Spagna e Italia saranno i prossimi. Anche gli altri Stati hanno debiti, a ben vedere, ma non quanto noi. Francia, Brasile, Canada, Austria, persino la Germania, l’Inghilterra, addirittura gli Stati Uniti, figuriamoci il Terzo Mondo. Non se ne salva uno. Chi più chi meno, tutti hanno un debito da pagare. I migliori stanno sotto al 20% del PIL, ma sono pochi; i più hanno un debito che oscilla tra il 20 e l’80%, c’è chi tocca il 100%, chi lo passa e poi ci siamo noi al 120% o giù di lì. Mi torna in mente un notiziario di qualche anno fa, stavamo al 106; il conduttore col volto contratto faceva presagire l’apocalisse se avessimo toccato quota 108. Il giorno successivo, fortunatamente, era già stata trovata una soluzione, l’atmosfera in studio s’era rasserenata. Bastava pagare più tasse. Era tanto semplice! L’esplosione del debito Comunque… gli Stati che arrivano a paro a fine anno si contano sulle dita di una mano. Quattro merdosi paradisi fiscali in mezzo ai Caraibi composti ciascuno di una banca, un centro commerciale, un villaggio di pescatori, una spiaggia ed un manipolo di miliardari in pensione. Insomma… a parte microscopiche eccezioni, non c’è Stato del pianeta che non debba firmar cambiali a fine anno. Non c’è ministro delle finanze che non si lamenti del suo debito pubblico. Ma scusate… da che mondo è mondo se c’è un debitore, ci dev’essere anche un creditore. Qua di debitori ce ne sono a carrettate, praticamente tutti. Ma allora si può sapere a chi cazzo li dobbiamo tutti ‘sti soldi? Perché se li dobbiamo tutti a quelle quattro isole di merda, allora a questo punto bombardiamo loro invece che la Libia; e che non se ne parli più

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