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L’età di genere

Da Laragazzacoltacco12rotto @Laragazzacoltacco12r
Ispirata da una mia amica blogger che scrive sulla lingua di genere (qui per seguirla https://www.facebook.com/LinguaDiGenere?fref=ts) mi sono iniziata a domandare se, in realtà, non vivessimo una “vita di genere”. Le cose che differenziano le donne dagli uomini sono tante e quasi tutte a nostro discapito…basti pensare alla ceretta che dev’essere stata inventata da un sadomasochista uomo, ai dolori mestruali, che dobbiamo subirci in silenzio mentre loro ci dicono anche “Suvvia, cosa vuoi che sia qualche contrazione! Ce l’hai da anni sarai abituata!” a cui vorresti tanto rispondere “Anche tu il cervello ce l’hai da anni ma non ti sei ancora abituato ad usarlo!”. Come dimenticare che siamo noi a dover partorire e loro candidamente ti dicono “Le donne sono nate per partorire!”…Una sera una ragazza fresca di sfornata mi ha detto “Guarda siamo nate tutte per partorire, anche se il dolore del parto è paragonabile alla rottura di sette braccia!” Ma io manco ce le ho sette braccia! Ultimamente hanno inventato anche degli strani oggetti per far sì che possiamo assomigliare di più agli uomini… Non vi nego che ho pensato di comprarlo…in fondo è davvero comodo farla ovunque…. Ma c’è una cosa a cui nessuno scienziato potrà porre rimedio….l’età di genere. No, non mi riferisco al fatto che gli uomini maturino dopo e che abbiano sempre 15 anni inside, altro che Pascoli e fanciullino. Quello è un dato di fatto! Parlo di come le donne e gli uomini si rapportino alla propria età.  Alla soglia dei 30 noi ci accorgiamo che il nostro corpo non è più quello dei 20 anni…corriamo ai ripari, rubiamo la crema antirughe alla mamma, non prendiamo più l’ascensore, contiamo quanta acqua beviamo durante il giorno. Chi di voi non ha la mascherina ghiacciata per gli occhi? Ed eccoci lì la mattina con i brividi di freddo sul viso saltellando per casa assomigliando ad un attore porno! Loro a 30 anni si sentono nuovamente giovani, iniziano a guardare le ventenni, cambiano taglio di capelli e non vanno neanche in palestra, gli basta giocare a calcio. Partono per folli vacanze con amici dandosi pacche sulle spalle e saluto in codice. Ma la cosa più assurda di tutte è la percezione che noi abbiamo di essere vecchie e che loro non hanno! Attenzione quando dico vecchia non intendo che mi guardo allo specchio e vedo Rita Levi Montalcini! E neanche che quando nei negozi qualcuno mi dice “Signora, posso esserle utile?” io non abbia voglia di tirarle il collo come ad una gallina.  No, mi riferisco al fatto che la donna a 30 anni si sente un’adulta, sente che deve fare qualcosa per decidere della sua vita, si sente indietro coi tempi, vorrebbe aver già deciso. Il primo pensiero che la donna ha è “Mia madre aveva già me a quest’età”, il secondo è “E aveva un lavoro fisso!” e quando lo pensi ecco lì che ti si increspano le sopracciglia causandoti ancora più rughe e costringendoti a buttarti immediatamente sulla ginnastica facciale. Così facendo suscitiamo nell’ignaro uomo 30enne che si trova per caso nella stessa stanza l’assurda reazione di chiederti a cosa stai pensando. Noi, convinte non si sa per quale motivo che l’essere che c’è davanti abbia come unica differenza con noi l’essere dotato di pisello, gli rovesciamo addosso tutta la nostra ansia, le nostre paure, la voglia di avere un futuro, l’orologio biologico che ci dice di darci una mossa…. Lo diciamo così, tutto d’un fiato, senza respirare, mentre lui annuisce e sorseggia succo di frutta dal barattolo perchè no, in 30 anni l’essere uomo non ha capito a cosa servono i bicchieri, e alla fine respiriamo così affannosamente che manco gli scalatori del K2.  Allora lui serafico vi si siederà accanto, vi cingerà le spalle e vi dirà “Fai quello che vuoi veramente fare nella vita. La tua vita è adesso, parti, fai un viaggio, divertiti, vedi posti nuovi, fai sesso con tanta gente. Se non ora quando?” E capterà il tuo sguardo attonito come un “Grazie del consiglio sei stato illuminante!” e tornerà a fare quello che stava facendo con un sorriso da Joker. C’è poco da fare. L’età è la cosa più di genere che ci sia!

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