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L'età pe' certe cose

Creato il 28 febbraio 2012 da Bussola
Viaggiare mi è sempre piaciuto.
Non importa quanto duri il viaggio e dove esso porti, la cosa importante è spostarsi, scoprire nuovi posti, perdersi in nuove ricerche.
Due week-end fa Fabrizio era di pessimo umore per risvolti lavorativi, che non proprio lo soddisfacevano, rimanere in casa avrebbe significato guardare il soffitto, affondare in lunghi silenzi, in parole non dette e lasciate in equilibrio a mezz’aria.
Ho deciso per questo di proporre una piccola gita fuori porta, come era consuetudine quando eravamo fidanzati, e che via via è diventata sempre più cosa rara per i lavori di casa, preparativi di matrimonio e piccoli fuori programma che ogni volta si creavano.
Probabilmente ne sentiva anche lui la necessità ed ha accettato senza pensarci su due volte.
Ci siamo lasciati guidare dalla macchina. Abbiamo seguito la via del sud, forse alla ricerca di sole e di qualche squarcio di primavera.
Siamo approdati a Gaeta, e lì mi sono innamorata dei luoghi.
I posti di mare hanno un qualcosa di affascinante che mi rapisce il cuore.
Sarà che sono nata in luogo di mare, e a questo mi sento unita, sarà che l’imperturbabilità dell’acqua mi affascina da quando ero bimba e la osservavo da uno scoglione dietro al porto, sarà che ho voglio di estate e di calore perché questo inverno mi ha ormai stancato, ma io lì mi sono rappacificata con il mondo.
Fabrizio lì ha dimenticato ogni suo nervosismo che portava nel cuore.
A volte basta veramente poco.
PS: Non malignate… quelli sulla spiaggia non siamo noi… non c’avemo più l’età pe’ certe cose….ma c’avemo l’età per invidiare quei tempiL'età pe' certe coseL'età pe' certe coseL'età pe' certe coseL'età pe' certe coseL'età pe' certe coseL'età pe' certe coseL'età pe' certe cose

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