Dopo un lungo sonno, durato circa sei mesi, l’Etna si risveglia e torna ed eruttare.
L’attività che gli esperti definiscono “modesta, di tipo stromboliano” è comunque spettacolare.
Dalla mezzanotte il vulcano siciliano ha espulso un’alta colonna di fumo insieme a cenere e lava dal cratere sud-est a cui, in mattinata, si è aggiunto anche il cratere di nord-est.
Contemporaneamente, la zona è stata oggetto di un continuo sciame sismico.
Gli esperti dell INGV rassicurano che per il momento i centri abitati vicini al vulcano non corrono alcun tipo di pericolo ma la situazione è costantemente monitorata.
Vulcano tipo stromboliano
Magmi da basaltici a intermedi, mediamente viscosi, danno luogo ad un’attività duratura caratterizzata dalla emissione a intervalli regolari di fontane di lava e brandelli di lava che raggiungono centinaia di metri di altezza e dal lancio di lapilli e bombe vulcaniche. La ricaduta di questi prodotti crea coni di scorie dai fianchi abbastanza ripidi. Stromboli, l’isola-vulcano dal quale prende il nome questo tipo di attività effusiva, è in attività da due millenni, tanto da essere noto, sin dai tempi delle prime civiltà, come il “faro del Mediterraneo”. [Fonte: Wikipedia]
Profilo di Pierpaolo Molinari
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