Per la prima volta nella storia il capo della diplomazia europea varcherà le frontiere di Cuba. L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari Esteri, Federica Mogherini, sarà in visita ufficiale all’Avana il 23 e 24 marzo, dove incontrerà il ministro degli Esteri, Bruno Rodriguez, il cardinale Jaime Lucas Ortega e probabilmente anche Fidel Castro.
Il significato di questo viaggio e del conseguente avvicinamento tra le forze europee e cubane ha un valore politico oltre che diplomatico, sopratutto in previsione del prossimo vertice, tra i capi di Stato e di Governo degli Stati Latino Americani e Caraibici e dell’Unione Europea, che si terrà a giugno a Bruxelles.
Il summit si prefigura tra gli obiettivi quello di instaurare nuove dinamiche e relazioni politico-economiche tra le due regioni, in particolare dopo la recente apertura di Cuba al mondo occidentale e viceversa.
“Davanti alle urgenti sfide che riguardano tutti noi, l’Europa, l’America Latina e gli Stati caraibici sono sotto molti punti di vista le regioni più affini del mondo” ha dichiarato la Mogherini, sottolineando come il vertice promuoverà in tal senso le identità e i valori che accomunano queste due regioni.
Un’altra possibile chiave di lettura di questo viaggio può essere quella data da Madrid, che ha espresso il timore che l’Unione Europea possa essere tagliata fuori dalla normalizzazione dei rapporti tra Cuba e Washington, mentre diversi Stati europei hanno interessi locali da salvaguardare ed espandere. Non si tratta certo di una gara con gli Stati Uniti, fanno sapere da Bruxelles, ma i viaggi diplomatici sono notevolmente aumentati da quando è stata decretata la fine dell’embargo sull’isola caraibica, sono già tre gli incontri che si sono tenuti tra Bruxelles e La Havana.
Forse non sarà una gara, ma di sicuro la concorrenza statunitense rischia di rovinare il campo a molti.