L’Europa investe 5,85 miliardi sulle infrastrutture energetiche: 22 i progetti che interessano l’Italia

Creato il 15 ottobre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

L’Europa ovviamente asseconda a nostre spese i progetti delle infrastrutture energetiche, i quali vengono approvati o d’imperio, per decreto, o in conferenza dei servizi, ovvero quel gruppo di amici degli imprenditori che autorizzano sempre o quasi sempre grazie a facili espedienti e senza poi effettuare controlli sui progetti aprrovati. Alla faccia della salute

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Energia: 22 progetti di infrastrutture Italia co-finanziabili dalla Ue
14 Ottobre 2013
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Bruxelles

Sono 248 i progetti di infrastrutture energetiche che beneficeranno di procedure accelerate e potranno avere accesso al sostegno finanziario parziale della Ue nell’ambito della ‘connecting Europe facility’ che ha disposizione 5,85 miliardi per il periodo 2014-2020. Oggi la Commissione europea ha pubblicato la lista: 22 progetti riguardano l’Italia.

Tra questi la ‘pipeline’ Adriatica, il termine Lng nell’Adriatico del Nord, la connessione per il gas proveniente dalla regione del Caspio, Tap e Itgi, la ‘pipeline’ che collega l’Algeria all’Italia (Sardegna) e Francia (Corsica), chiamato correntemente Galsi e Cyrene’, la connessione di Malta alla rete europea del gas (‘pipeline’ con l’Italia a Gela e stoccaggio Lng e unita’ di rigasificazione).
La Commissione Ue ha indicato che si tratta di infrastrutture energetiche di interesse europeo. L’uso della ‘facility’ europea permettera’ di rendere i progetti attraenti per gli investitori privati. Tra i 248 progetti ce ne sono 140 che riguardano la trasmissione dell’elettricita’, un centinaio il settore del gas (stoccaggio e Lng). Piu’ diversi progetti per reti petrolifere e intelligenti. I vantaggi dell’operazione sono vari: possibilita’ di ricevere sostegno finanziario, cosa che avra’ un effetto di leva per il finanziamento pubblico e privato; procedure accelerate per ottenere i finanziamenti (tempo limite tre anni e mezzo); l’autorita’ nazionale competente agira’ da unico sportello per le procedure; costi amministrativi ridotti; piu’ trasparenza; visibilita’ e prevedibilita’ dei progetti per gli investitori privati.
I progetti nella lista non otterranno i finanziamenti automaticamente: farne parte e’ la precondizione per chiedere il co-finanziamento (occorrera’ una procedura separata). In ogni caso prestiti, project bond e strumenti ‘equity’ saranno offerti e gestiti da istituzioni finanziarie internazionali a partire dalla Bei sulla base delle loro condizioni.

La lista Ue sara’ aggiornata ogni due anni. Per farne parte e’ necessario che i progetti riguardino almeno due Stati, rafforzino l’integrazione del mercato energetico unico e la concorrenza.

Ecco i progetti italiani che fanno parte della lista.
Francia-Italia, interconnessione tra Codrongianos, Lucciana (Corsica), Suvereto; connessione tra Grande Ile e Piossasco e fra Trino e Lacchiarella;
Italia-Svizzera: connessione Thusis/Sils e Verderio Inferiore, tra Airolo e Baggio, aggiornamento substazione di Magenta, linea interna Pavia-Piacenza e Tirano-Verderio;
Austria-Italia: interconnessione Linz regione Veneto, linea interne tra Linwz e Obersielach e fra Volpago e Venezia Nord; interconnessione tra Nauders e Milano; interconnection tra Wurmlach e Somplago;
Italia-Montenegro: tra Villanova e Lastva (inclusa linea interna Fano-Teramo);
Italia-Slovenia: tra Unine Ovest e Okroglo inclusa la linea Unide ovest e Redipuglia, Salgareda-Dovaca-regione Bericevo; sistemi di stoccaggio batterie nell’Italia centro-sud; interconnessione Italia-Svizzera a Passo Gries;
Malta-European Gas Network (pipeline con l’Italia a Gela e stoccaggio Lng e unita’ rigasificazione);
Algeria-Italia: connessione pipeline gas tra Algeria e Sardegna-Corsica;
Cluster Krk Lng evacuazione pipeline verso Ungheria, Slovenia e Italia;
Interconnessione Slovenia-Italia tra Gorizia/Sempeter-Vodice; pipeline Haiming-Uberackern-tarvisio; pipeline Adriatica; terminale Lng onshore nell’Adriatico del nord; cluster di infrastrutture di trasporto di gas dalla regione del Caspio attraverso Georgia e Turchia per arrivare all’Unione europea attraverso la rotta sud-ovest (verso l’Austria), l’Adriatico attraverso l’Italia (comprende la pipeline dalla Ue al Turkmenistam via Turchia, Georgia, Azerbaigian e Casppio; l’espansione della pipeline del Sud Caucaso e la Terans-Caspian Gas pipeline; la stagno di compressione a Kipi, la pipeline ‘Tap’ tra Grecia e Italia via Albania e Mare Adriatico; la pipeline tra Grecia e Italia sempre via Adriatico, Itgi;
tratta Bulgaria-Austria via Romania e Ungheria); espansione della pipeline Trieste-Ingolstadt (Germania);
Francia-Italia: integrazione e sistemi di controllo Res.

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