L'evocazione - The Conjuring – La conferma di un’attitudine alla paura

Creato il 20 agosto 2013 da Poison78 @poison78

USCITA CINEMA: 21/08/2013
GENERE: Horror, Thriller
REGIA: James Wan
SCENEGGIATURA: Chad Hayes, Carey Hayes
ATTORI: Vera Farmiga, Patrick Wilson, Mackenzie Foy, Ron Livingston, Lili Taylor, Hayley McFarland, Shanley Caswell, Joey King, Sterling Jerins, Shannon Kook, John Brotherton, Steve Coulter
MONTAGGIO: Kirk M. Morri
MUSICHE: Joseph Bishara
PRODUZIONE: Evergreen Media Group, New Line Cinema, The Safran Company
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia
PAESE: USA 2013
DURATA: 112 Min
FORMATO: Colore

Trama:

All’inizio c’era Amityville, poi Harrisville. “The Conjuring” racconta la storia vera di Ed e Lorraine Warren, due investigatori del paranormale di fama mondiale, chiamati ad aiutare una famiglia terrorizzata da una presenza maligna che si nasconde nella loro fattoria isolata. Costretti ad affrontare la potente entità demoniaca, i Warren si trovano coinvolti nel caso più terrificante della loro vita.

Commento:

In attesa del seguito dell’acclamato “Insidious”, previsto per il prossimo 7 novembre, il regista di origini malesi James Wan, creatore della saga di “SAW-l’enigmista”, ci intrattiene con la sua versione di casa infestata da presenze maligne.

Ispirata ad una storia vera, racconta le vicende della famiglia Warren, Ed e Lorraine, famosi investigatori del paranormale riconosciuti a livello mondiale. Il film li ritrae alle prese con il caso più terrificante della loro carriera, costretti ad affrontare le loro stesse paure ed insicurezze per risolvere il caso. E’ bene ricordare che le esperienze vissute dalla famiglia Warren sono le stesse che in precedenza hanno ispirato pellicole come Amityville Horror, capostipite del genere in questione.

Ambientata negli anni settanta, l’opera richiama espressamente un determinato cinema horror in voga in quegli anni che si fonde a meraviglia con lo stile riconoscibile di Wan. Tornano quindi i bruschi cambi di scena caratterizzati da inquadrature scorrevoli con cambi tra interni e esterni delle ambientazioni. Costruita sulle dinamiche di tre famiglie, la narrazione sviluppa e divide il racconto in tre punti di vista differenti, analizzando non solo le tematiche della famiglia infestata o la ricerca sulle origini del male ma anche il dietro le quinte della vita degli investigatori. Scelta azzeccata per donare alla pellicola un ritmo e temi più suggestivi ed accattivanti. Curiosità del tutto produttiva, il film ha vissuto una gestazione e una concezione di sceneggiatura ventennale, con l’idea originale del film nata dalla mente dello stesso Edward Warren.

Il rapporto che Wan ha con la paura è affascinante, il modo con cui conduce la scoperta del male da parte dei protagonisti conquista per una serie di intuizioni vecchie come il cucco ma ancora oggi funzionali. In un genere afflitto dalla mania dei giorni nostri di mostrare tutto e subito nel film permane la voglia di ritorno al passato. Azzeccata l’idea di non mostrare spesso allo spettatore l’entità maligna, palesando invece in modo visibile l’espressione terrorizzata dell’assalito, scelta che amplifica il senso di smarrimento e l’immaginazione del pubblico. L’effetto effettivamente funziona grazie anche alle lunghe inquadrature inquietanti che sono spaventosamente coinvolgenti.

Purtroppo non tutto funziona a dovere, non mancano gli abusati cliché del genere al quale neanche il talento del regista malese può porre rimedio. La prevedibilità è di certo un punto frequente dell’opera ma lo stile usato riesce comunque nell’intento di rimarcare il terrore delle situazioni. Poco incisivo è anche il finale, deludente se paragonato agli attimi di inquietante livello psicologico iniziale, un difetto che in parte ne mina il potenziale. Restiamo in attesa del già previsto seguito che è nelle intenzioni dei produttori.

Ottimamente diretto e discretamente interpretato da tutto il cast, il film diverte e inquieta il giusto. In un mercato del horror sempre più orientato verso il gore e il macabro, e meno alla paura.

Pro.

  • Stile impeccabile di un vero talento.
  • Ottimo rimando al passato.
  • Inquieta il giusto.

Contro.

  • Finale deludente.
  • Non mancano forzature e cliché del genere.

per visualizzare il trailer clicca qui.


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