Moltissime, in tutto il mondo, le persone che hanno acquistato un biglietto per Expo. Se lo rigirano tra le mani felici, orgogliosi, rivolgendosi tutti la stessa domanda: «E adesso, che cosa me ne faccio?».
Da un recente sondaggio risulta infatti che, a poco più di due mesi dall'apertura di Expo, nemmeno gli organizzatori hanno capito esattamente di che cosa di tratta. È un effetto-sorpresa molto elettrizzante, che aumenta di molto il fascino della manifestazione. Pochissime le indiscrezioni fin qui trapelate.
I CINESI - I dieci milioni di cinesi che hanno già acquistato il biglietto costituiranno, essi stessi, una delle principali attrazioni di Expo. Circa la metà verrà convogliata nell'enorme padiglione della Cina, dove daranno vita a un continuo, variopinto via vai di grande suggestione, tipicamente cinese, che sarà il vero contenuto di quel padiglione, per il resto completamente vuoto.
Farà eccezione un piccolo stand, posto esattamente al centro del gigantesco spazio, nel quale verranno esposte, in omaggio alle problematiche del cibo, bacchette di recente progettazione grazie alle quali pare che d'ora in poi i cinesi riusciranno a mangiare: fino ad oggi - secondo dati della Fao - l'ottanta per cento del cibo consumato in Cina cadeva per terra durante i pasti a causa delle bacchette. Molta curiosità sulle bacchette di nuova concezione che Expo avrà l'onore di presentare in anteprima mondiale: c'è chi dice che siano ricoperte di nastro biadesivo per permettere al cibo di aderire meglio, chi garantisce che sono fissate tre per volta a una specie di manico assumendo una foggia molto simile a una forchetta.
GLI ALTRI CINESI - I cinque milioni di cinesi in eccesso verranno utilizzati per simulare la presenza a Expo anche di visitatori di altri paesi. Travestiti accuratamente e già addestrati in patria, si fingeranno americani, mongoli, congolesi, brasiliani eccetera a seconda delle necessità degli organizzatori. Chi li ha già visti all'opera assicura che la loro interpretazione è magistrale, essendo l'arte dell'imitazione uno dei punti di forza di quelle popolazioni. Unico problema, se sentono suonare un gong tradiscono subito la loro provenienza assumendo la posizione tipica delle arti marziali.
UCRAINA - Il piccolo padiglione ucraino sarà diviso in due parti, una filorussa e l'altra filoeuropea. Per impedire che le tradizionali polpette di carne bovina impastata con corteccia di betulla vengano usate come proiettili per colpire la parte avversa, il padiglione sarà diviso da una enorme vetrata infrangibile e sorvegliato dai caschi blu dell'Onu.
USA - Come sempre gli americani stupiranno il mondo. Presenteranno a Expo il nuovo tower-burger a dodici strati, un hamburger così alto che al suo interno viene collocato un piccolo ascensore a pile per trasportare le salse anche ai piani più alti. Per mangiarlo, una volta messo sul piatto, occorre stare in piedi sulla sedia.
PADIGLIONE ANONIMO - Si vocifera molto a proposito del padiglione di una Nazione nella quale si mangia talmente male che a Milano esporrà i suoi prodotti in forma anonima.
Michele Serra
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