L’idea della pace, la realtà della violenza: il discorso del sindaco

Creato il 21 gennaio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
La pace universale è il fine supremo: il secolo dei Lumi, per quanto variegato, approdava con Immanuel Kant a una dottrina di straordinario valore, la cui forza non si è minimamente indebolita. La pace è un "ideale" che si afferma quando viene praticato, creduto, dichiarato, dimostrato: non ha bisogno di atti di forza, neppure afferma una parte a danno dell'altra. E' un ideale della ragione umana, non di una qualche religione insanguinata e nemmeno di un gruppo anziché l'altro. E' la ragione umana, libera e capace di avvertire i propri limiti e non varcarli, a indicare la meta più alta. Merita di essere riaffermato questo principio, per mantenere un orientamento mentre le cronache di questi giorni riferiscono episodi di spaventosa violenza. In via Mantova un uomo ha subito fratture multiple alla testa ed è in coma, un altro ha subito lesioni molto minori. Il breve discorso del sindaco di Cremona, dopo lo scontro davanti al centro sociale Dordoni, contiene i riferimenti alla pace, alla democrazia e all'antifascismo. Un uomo ferito a sprangate è in coma, un altro ha subito lesioni molto minori. E' necessaria la pace, che tuttavia non c'è, se eventi del genere accadono, tanto più in un contesto fragile. Cremona appare debole e incapace di sopportare una litigiosità politica tanto elevata. Così ha detto il sindaco Gianluca Galimberti in consiglio comunale lunedì:

Voglio intervenire sui gravi fatti accaduti ieri in via Mantova. Lo faccio in consiglio comunale e non a caso. Lo abbiamo detto più volte: le parole sono importanti, i luoghi in cui si pronunciano sono importanti. Il consiglio comunale è il luogo cardine della democrazia e del confronto civile anche tra posizioni differenti a favore, sempre, del bene comune.

Uso il plurale perché parlo a nome della Giunta e sono sicuro di questo Consiglio comunale: condanniamo la violenza, qualunque forme di violenza, di qualsiasi colore e provenienza. Ribadiamo, e lo facciamo proprio in occasione di due anniversari importanti per il nostro Paese e per l'Europa intera, ovvero 100 anni dall'inizio della prima Guerra Mondiale e 70 anni dalla Liberazione e dalla fine della Seconda Guerra Mondiale: Cremona, che ha dato un contributo anche di sangue nella Guerra di Liberazione, è città della pace, città democratica e antifascista, città contraria ad ogni forma di violenza e prevaricazione, città che lavora per una convivenza più giusta, che guarda ai più deboli come punto di partenza, che costruisce occasioni di dialogo e di confronto civili.

Siamo vicini alle persone ferite e alle loro famiglie: ci auguriamo che nel caso più grave tutto si possa risolvere al meglio. Siamo in stretto contatto con le forze dell'ordine. Le ringraziamo per il lavoro svolto e che svolgeranno a favore della sicurezza e di una convivenza civile.


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