Grazie Sheldon
Un'altra grande differenza e' nel metodo di studio, di cui vi parlero' oggi.
(Che palle Giupy, ma ci devi stressare le cose che gia' stanno nella tua tesi? Ma rilassarti no? Vero, ma continua a leggere, o fiducioso lettore, e troverai la tua dose di sarcasmo e cattiveria quotidiana).Lo scienziato vero se ne sta li con le sue provette e i suoi test di laboratorio, fa gli esperimenti e possono funzionare oppure no. Quindi alla fine della giornata dira' "oh, ho dato questa medicina ad un topolino ed si e' gonfiato ed e' diventato viola tipo grosso mirtillo, mi sa che non funziona" oppure "oh, ho dato questa medicina ad un topolino e miracolosamente in un'ora gli e' passata la cicciopelosi a placche, mi sa che ho trovato una nuova cura per questa piaga della nostra societa'". Ovviamente ho ipersemplificato, gli scienziati veri non me ne abbiano a male.
Non vi devo dire che film e' vero?
Quindi, lo scienziato vero puo' in qualche modo provare al mondo che quello che sta facendo ha una sua utilita', perche' avra' dati, risultati, codici. Lo scienziato sociale invece studia gli esseri umani. Che non sono cellule, atomi, particelli o altro (anche se io un paio di amebe le conosco). Quindi non seguono delle regole fisse. Poniamo che tu vuoi scoprire perche' la gente mangia il gelato d'estate: non puoi mettere un tot di persone sotto al microscopio e scoprire dai loro geni perche' mangiano il gelato, dovrai uscire di casa, parlare con la gente, fare sondaggi, e scoprirlo in questo modo.
Ci sono due modi principali di fare ricerca sociale: il metodo qualitativo e quello quantitativo. Entrambi possono rivelarsi abbastanza fuorvianti. Il che e' piu' o meno il motivo per cui noi di soldi non ne vediamo mai.
Lui lo dice meglio di me
Il metodo qualitativo e' basato sul fatto di studiare poche persone, ma studiarle bene. Quindi vorrebbe dire selezionare un campione di 20/30 mangiatori di gelato, seguirli a mo' di stalker mentre mangiano il gelato, fargli un sacco di domande. Poi raccogliere tutte le interviste e uscirsene con delle conclusioni che non sono generiche, ma descrivono molto bene le motivazioni di quel preciso gruppo di persone.
Il metodo qualitativo pero' non puo' trarre conclusioni generiche. Se io studio il gruppo dei Gelato'sLovers di Boulder (che per inciso non esiste, ma dovrebbe), e a tutti piace il pistacchio, io non posso assumere che a tutti i mangiatori di gelato del mondo piaccia il pistacchio. Quindi potro' parlare in modo molto specifico di un gruppo molto piccolo. Di cui potenzialmente non frega nulla a nessuno.
C'e' della gente pero' che da poche osservazioni quantitative trae delle conclusioni generiche.
Visto che a Boulder la gente mangia il gelato al pistacchio,a tutti gli Americani piace il gelato al pistacchioConosco due Americani che sono ignoranti, quindi tutti gli Americani sono ignoranti
La mia vicina Polacca puzza, quindi tutti i Polacchi puzzano
Sono stato a Sofia tre giorni e la gente era antipatica, quindi tutti i Bulgari sono antipatici
Sono stato a Barcellona e pioveva, quindi a Barcellona piove sempre
Ho visitato una citta' della Russia ed era brutta, quindi tutta la Russia e' brutta
A New York ci sono tanti Italiani mafiosi, quindi tutti gli Italiani sono mafiosi
Un gruppo che si chiama ISIS e che si dichiara Musulmano ha fatto un attentato, quindi tutti i Musulmani sono terroristi.
Ne cercavo una con il gelato ma ho trovato questa. Spero vada bene uguale
Il metodo quantitativo invece si basa su dei dati piu' ampi. Il ricercatore quindi non puo' andare a chiedere personalmente a tutti i mangiatori di gelato tante domande, ma piuttosto fara' poche domande a tanta gente. Di solito si fanno dei questionari o si usano anche dati ufficiali, come statistiche dell'ISTAT o cose del genere. Poi questi dati si incrociano usando dei programmini del computer
Anche il metodo quantitativo ha i suoi problemi pero'. Dal momento che si studiano piu' persone, stando attenti ad incorporare nel gruppo sia uomini che donne, vecchi e giovani, e cosi' via, i risultati dovrebbero dirci qualcosa sulla societa' in generale. Pero' a volte due elementi che sono correlati non hanno nessun rapporto di causa effetto.
D'estate la gente mangia piu' gelato. D'estate piu' gente affoga. Conclusione: il gelato ti fa affogare.
Alcuni, pero', trovano spesso dei legami di causa effetto dove non ce ne sono necessariamente.
Gli Indiani sono bravi in matematica. Gli indiani mangiano il curry. Mangiare il curry ti rende bravo in matematica.
Gli Africani amano ballare. Gli africani sono piu' poveri degli Europei. Gli Africani sono poveri perche' ballano invece che lavorare.
In prigione ci sono piu' neri che bianchi. Essere nero ti rende criminale.
In Italia arrivano tanti migranti. L'economia Italiana va male. I migranti fanno andare male l'economia.
A New York c'e' tanto crimine. A New York ci sono tanti Italiani. Gli Italiani sono criminali.
In Europa stanno arrivando tanti migranti. In Europa sono accaduti degli attacchi terroristici. I migranti sono terroristi.
Per fare il paio con quella di prima
Purtroppo, spesso la gente da i propri giudizi senza davvero essere informata, o senza pensare. Il fatto di citare un aneddoto non supporta una teoria. Per questo ogni frase che inizia con "si ma io conosco una persona che..." non dimostra nulla. Cosi' come essere a conoscenza di due fatti sporadici non ti porta a nessuna conclusione, se non conosci tutta la situazione. Dire "Sono sicuro che A succede perche' B..." e' spesso sbagliato. Purtroppo il mondo e' pieno di idioti, che forse lo sarebbero un po' meno se studiassero un po' di scienze sociali.
Conclusione: le scienze sociali sono del tutto inutili. Se sei uno scienziato sociale non scoprirai la cura per il cancro, una nuova molecola che crea il petrolio dalle cicche masticate, o una particella che fara' andare un cincilla' sulla luna in tre giorni. I tuoi metodi di studio della societa' non sono affidabili. Nessuno quindi ti paghera' per le tue ricerche, e quello che scoprirai probabilmente non interessera' a molta gente.
Perche' studiare le scienze sociali, allora?Perche' cosi' non voterai Salvini.#piu'scienzesocialiemenorazzismo