L'illusione di un futuro sostenibile e la nera realtà dei fatti

Creato il 27 marzo 2015 da Maria Materia @MariaMateria1

Le notizie che apprendiamo dalla rete conducono spesso all'illusione che un futuro sostenibile possa essere possibile. 


Recentemente è stata pubblicata la notizia che la municipalità di Pechino chiuderà l'ultima centrale entro il 2016. Del resto si apprende che la stessa città è interessata da quasi 300 giorni all'anno di condizioni metereologiche pessime che hanno provocato un aumento notevole delle malattie respiratorie.
In Australia, uno studio condotto dall'Università di Oxford dichiara che le vecchie centrali a carbone rappresentano una minaccia per il business energetico della nazione e le più vecchie andrebbero chiuse...
Negli Stati Uniti, una delle maggiori associazioni ambientaliste, Sierra Club rivela in un rapporto da poco pubblicato per ogni nuova centrale a carbone ne vengono dismesse 2.
E in Italia? In Italia qualche piccolo passo è stato fatto con la chiusura di Vado Ligure, ma i vecchi dinosauri dell' energia italiana non desistono e si lamentano del nostro calo di importazione di carbone. 
Per Assocarboni infatti rappresenta un problema che nonostante l'aumento del 3% della produzione mondiale di carbone la nostra penisola abbia avuto un calo nelle importazioni.
Ora secondo la mia modesta opinione, che ovviamente non vale niente, rispetto ai colossi dell'energia nera italiana, il problema c'è davvero: il problema è legato all'aumento del 3% della produzione di carbone, che evidentemente alimenta le centrali dei paesi in via di sviluppo e che con la loro attività danneggiano il clima a livello globale, compreso il clima delle nazioni più virtuose che hanno inserito nel loro mix una fetta maggiore di rinnovabili.
Peccato che quindi il famoso protocollo di Kyoto, che tanto ci era stato decantato tra i banchi di scuola, non abbia ancora portato frutti adeguati. Alla fine della fiera non abbiamo la cultura del vivere sostenibile, non abbiamo la cultura della tutela dell'ambiente, o almeno la cultura green esiste, ma è relegata agli slogan pubblicitari volti a conquistare il favore delle masse.
Poi a conti fatti chi detiene il potere continua a perseverare sulla cultura del denaro, la recente eclissi solare ne è la prova più lampante, quasi fossimo ancora nel medioevo è stata propagandata una attività allarmistica a livello nazionale facendo credere ai consumatori che la parziale copertura del sole di poche ore avrebbe provocato un catastrofico black-out. Il risultato? L'Italia unica in Europa ha staccato impianti fotovoltaici ed eolici di maggiore potenza ed come sappiamo ha pagato caramente tale scelta.
Per approfondire:
https://it.finance.yahoo.com/notizie/carbone-assocarboni-2014-produzione-mondiale-3-italia-cala-104400916--finance.html
http://iljournal.today/blogeko/2015/03/26/aria-inquinata-fertilizzanti-e-centrali-a-carbone-tedesche-avvelenano-la-francia/
http://www.agi.it/estero/notizie/cina_comune_pechino_chiudera_ultima_centrale_carbone_entro_2016-201503252311-est-rt10276
http://www.greenreport.it/news/clima/il-carbone-ritirata-ogni-nuova-centrale-ne-vengono-chiuse-o-annullate-due/
http://www.greenbiz.it/energia/13207-australia-carbone-emissioni

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :