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>>L’ILVA di Taranto: un altro fallimento italiano…

Creato il 02 ottobre 2012 da Felice Monda

 alt=>L’ILVA Taranto: altro fallimento italiano…" />>L’ILVA di Taranto: un altro fallimento italiano…" />>L’ILVA di Taranto: un altro fallimento italiano…" />>L’ILVA di Taranto: un altro fallimento italiano…" title=">>L’ILVA di Taranto: un altro fallimento italiano…" />

La questione dell’ILVA di Taranto dimostra il fallimento della politica italiana come anche di un modello economico e industriale sbagliato.

Fallimento della politica italiana perchè in tanti anni non ha saputo salvaguardare né il “patrimonio industriale” rappresentato dall’ILVA né l’ambiente e la città che ospitano quest’ultima.

Ora che è troppo tardi si fa i conti con una scelta alquanto assurda e paradossale: salvare l’ambiente e la città ormai avvelenata a scapito dei tanti operai che perderanno il posto di lavoro oppure salvare il lavoro e gli operai a danno dell’ambiente e delle persone. Oppure ancora, scelta che dovrebbe essere quella preferenziale, spendere “fior di quattini” per rendere gli impianti non inquinanti a spese dello stato e dei cittadini che ancora una volta dovrebbero pagare “i costi di altri”.

Fallimento anche di un modello economico e industriale improntato allo sfruttamento eccessivo dell’ambiente a favore del profitto e dell’interesse economico: fallimento di un capitalismo neoliberista che “distrugge” l’ambiente e sfrutta i lavoratori.

La questione dell’ILVA suscita sconforto e prostrazione, una questione alquanto complessa che richiede l’impegno di istituzioni e della politica per la sua risoluzione.

Una questione che provoca la rabbia dei tanti cittadini che abitano nelle zone contigue agli stabilimenti come anche la rabbia di tanti che rimarranno forse senza lavoro.

Una questione quella dell’ILVA che può essere affiancata a quella dell’ALCOA di Portovesme e alla crisi recente della FIAT : tutto ciò dimostra un fallimento “totale” della politica e dell’industria italiana, un fallimento che si affianca al declino di tanti altri settori, un declino inesorabile che colpisce l’Italia ormai da anni.


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