L'imbarazzante bestiario del chemioterapico parte 3°
Nella rubrica "l'imbarazzante bestiario del chemioterapico" vi racconto episodi a metà tra il buffo, l'amaro e lo sconcertante che mi sono capitati quando facevo chemio.
L'episodio che segue mi ha fatto sempre molto sorridere perchè dimostra come la vita altro non è se non una questione di prospettive...
Il giorno della mia decima tac, ero in sala d'attesa con una signora di 70 e rotti anni. Si chiacchierava del più e del meno sorseggiando quella schifida sbobba che ti costringono a bere prima delle tac e che sa lievemente di anice (il che, a digiuno, non è proprio il top).
Ad un tratto la signora, che aveva bisogno della tac non ricordo bene per cosa ma comunque una faccenda banalissima, mi guarda sconsolata e da il via a questa conversazione:
Vecchina "ma mi dica lei, signorina, se le sembra normale che una arriva alla mia età e deve fare una tac...". Il tono era sconcertato, come a dire che una sbarbatella come lei proprio non poteva concepire di fare una tac, quella è roba per vecchi...
Romina "capita, signora, non si preoccupi, non è fastidiosa, fa solo un pò di rumore"
vecchina: "e per lei è la prima volta?"
Romina: "No, la decima."
Vecchina: "Ah. La decima? Signorina, non dovrebbe fare tutte queste tac, è pericoloso, sa? Le faranno venire un malaccio..."
Romina "non si preoccupi signora, ho già dato..."