Beato Angelico, Annunciazione
L’Immacolata Concezione è un dogma della Chiesa Cristiana Cattolica, un principio che ogni fedele devo considerare vero, senza che esso possa essere messo in discussione, poiché è alla base di questa religione. Secondo tale dogma la Vergine Maria è stata concepita senza peccato originale, ossia su di essa non gravava il peso dell’antica colpa che commisero il primo uomo e la prima donna, Adamo ed Eva, i quali disubbidirono a Dio e furono perciò allontanati dal Paradiso Terrestre, e sancisce inoltre che la Madonna visse senza commettere alcun peccato, nemmeno veniale.
Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato l’8 dicembre 1854 dal papa Pio IX, attraverso la bolla Ineffabilis Deus, dopo che costui trascorse un periodo nel Regno delle Due Sicilie, preferito alla Francia di Luigi Napoleone che pure lo aveva invitato: nel 1848 infatti fu costretto a scappare da una Roma presa dagli insorti, per stabilirsi prima a Gaeta e poi alla Reggia Portici, visitando Napoli, le Officine di Pietrarsa e viaggiando sulla prima strada ferrata d’Italia, la Portici-Napoli-Nocera. Durante questo soggiorno forzato constatò quanto era forte in tutto il Mezzogiorno il culto dell’Immacolata, così si convinse nel senso di “trasformare” una semplice devozione in un dogma. Per l’occasione il re Ferdinando II donò allo Stato Pontificio la colonna dell’Immacolata Concezione che si trova in Piazza di Spagna, che costituisce una sorta di gemella della guglia dell’Immacolata sita in Piazza del Gesù Nuovo a Napoli, eretta da Carlo di Borbone più di un secolo prima, tra il 1747 e il 1750. La patrona del Regno delle Due Sicilie diventò in questo modo oggetto di venerazione da parte di tutti i cattolici. Nel 1858 apparirà a Bernadette, a Lourdes, con queste parole: “Io sono l’Immacolata Concezione”.
Il culto dell’Immacolata Concezione fu “importato” nel Sud dell’Italia nel secolo VIII dall’Oriente, dove era la forma in cui sopravvissero antichi culti pagani, ed ebbe immediatamente fortuna. Esso non trova un fondamento diretto nella Bibbia, ma è il risultato di secoli di studi e discussioni che con il tempo sono entrati a far parte della Tradizione della Chiesa Cattolica, ossia un corpo eterogeneo di nozioni che derivano dalla vita di chi ha vissuto secondo gli insegnamenti di Cristo, secondo dunque un processo che ha le basi nella Rivelazione di Dio agli uomini. Oltre ad alcuni passi della Bibbia considerati dalla teologia a sostegno del dogma (tra cui il passo dell’Annunciazione, che vediamo rappresentato nella foto sopra), abbiamo perciò gli scritti apocrifi, le opere dei Padri della Chiesa, la Scolastica, dibattiti e discussioni tra chi sosteneva l’Immacolata Concezione e chi, al contrario, voleva dimostrare che maria fosse nata con il peccato originale, in quanto discendente di Adamo. Alla fine, come abbiamo detto, si affermò l’orientamento secondo cui ella avesse una natura speciale per merito della grazia divina, in modo che il Figlio di Dio, Cristo, fosse dato alla luce da chi era completamente pura, libera dalla colpa dell’Eden e da ogni peccato.
Il giorno 8 dicembre 1816 avvenne l’unione formale dei Regni di Napoli e di Sicilia, che formarono il Regno delle Due Sicilie, da parte di chi era contemporaneamente Ferdinando III di Napoli e Ferdinando IV di Sicilia, il quale divenne Ferdinando I delle Due Sicilie. Qualche anno dopo, lo stesso giorno del 1860, Francesco II proclamò da Gaeta la resa all’invasore piemontese, che mise fine a una nazione che fu unita da Ruggero II d’Altavilla più di sette secoli prima – il documento da egli scritto si concludeva così: “Preghiamo il sommo Iddio e la invitta Immacolata protettrice speciale del nostro paese, onde si degnino sostener la nostra causa”.