La fauna dell’Oceania è costituita da una grande varietà di animali unici, varietà tra le quali l’ 83% dei mammiferi, l’89% dei rettili, il 90% di pesci e insetti e il 93% degli anfibi che abitano lo stato, sono endemiche di questo continente.
L’ alto livello di animali endemici può essere attribuito al lungo isolamento geografico, alla stabilità tettonica, e agli effetti di un insolito cambiamento climatico sia del suolo che della flora in un vasto tempo geologico. I marsupiali, un gruppo di mammiferi che fanno crescere i loro piccoli in un marsupio, dominano completamente la scena faunistica; essi sono infatti l'apparato animale caratteristico dell'Oceania. Molte specie, però, corrono il grosso rischio di estinguersi.
L’Australia una volta faceva parte del supercontinente meridionale del Gondwana, che comprendeva anche il Sud America, l’Africa, l’India e l’Antartide. Il Gondwana ha cominciato a dividersi circa 140 milioni di anni fa. La creazione e l’evoluzione della fauna che appare oggi è stata apparentemente dovuta al clima e alla geologia del nuovo continente.
Durante la deriva dei territori dell’Australia, c’è stata, in una certa misura, un isolamento dagli effetti del cambiamento climatico globale. La fauna che originariamente viveva nel Gondwana, come i marsupiali, sono sopravvissuti e adattati solo in Australia. La Line-Wallace l’ipotetica linea che segna il confine tra la zona eurasiatica e quella indo-australiana, ha impedito la formazione di collegamenti tra i territori e ha portato a una distinta zoologica distribuzione, ma ci sono state delle limitate sovrapposizioni, specialmente di uccelli. Tra i 34 milioni e i 23 milioni di anni fa, il clima australiano è diventato più arido, dando luogo a un gruppo eterogeneo di organismi specializzati a vivere nelle zone semi-desertiche.
Il koala è un marsupiale arboricolo notturno che vive in piccoli gruppi in Australia. Si nutre generalmente di una decina di etti di foglie e di gemme al giorno, principalmente di eucalipto. Passa il giorno sui rami di quest'albero e scende solo quando sente il bisogno di nutrirsi. Dorme sugli alberi in prossimità dei rami che si biforcano. Alla nascita, dopo un periodo di gestazione che varia dai 25 ai 30 giorni, il cucciolo di koala pesa solo pochi grammi e rimane nel marsupio della madre per circa sei mesi fino a che, al raggiungimento di un anno d'età diventa indipendente. Il koala, avendo solo due capezzoli nel marsupio riesce a dare alla luce solo un cucciolo per volta, due in casi eccezionali, che vivono poi al massimo una ventina d'anni. Il koala è un animale protetto poiché in passato è stato vittima di spietate cacce che hanno fatto sì che l'animale rischiasse l'estinzione. Ora è stato reintrodotto nelle regioni dove era scomparso.
Il koala misura da 60 a 85 cm di lunghezza. Il suo aspetto singolare è dovuto soprattutto alla grossa testa, agli occhi vivaci e al muso largo e alle grandi orecchie pelose. Il suo corpo, grigio nella parte superiore e bianco-giallastro nel ventre, è tozzo e sprovvisto di coda. I suoi piedi hanno la caratteristica di avere cinque dita prensili provviste di unghie affilate per arrampicarsi sugli alberi, il pelo è invece lungo, morbido e lanoso. Il marsupio ha apertura posteriore, che usa per portare i piccoli.
Non contraggono mai parassiti per il fatto che vivono tutta la vita a contatto con gli olii essenziali.
Nel loro paese d'origine i koala stanno vivendo un momento piuttosto problematico: in alcune zone del paese infatti corrono pericoli per la riduzione demografica, in altre zone invece per il sovrappopolamento.
L'habitat dei koala si estende lungo il litorale orientale dell'Australia, dallo stato subtropicale del Queensland, attraverso il Nuovo Galles del Sud, giù nel Victoria e attraverso la parte meridionale del Continente. In queste aree a causa dello sviluppo urbano e dell'abbattimento delle foreste di eucalipto, il koala è in forte diminuzione. E' stata registrata una forte riduzione demografica nel Victoria e nel Sud dell’Australia, spesso a causa degli incendi, anche se una serie di programmi di ripopolamento ha attualmente reintegrato le colonie.
Secondo l'Indipendent Australian Koala Foundation oggi sono rimasti meno di 100 mila individui, a causa della caccia spietata che gli uomini hanno fatto dagli anni Venti per la pelliccia. Nel maggio 2000 i koala sono stati inseriti nella lista americana degli animali da proteggere a causa della possibile estinzione.
In Australia invece si verifica il fenomeno contrario: in alcune zone i koala sono così numerosi che creano gravi problemi, come forti competizioni per il cibo. Le autorità sono quindi state costrette a intraprendere una campagna di sterilizzazione degli animali viventi sull’ isola. Questo accadde ad esempio nell' isola di Snake.
Snake Island è una piccola isola disabitata vicino alla costa di Melbourne. Qui i koala, senza la minaccia di predatori e di malattie, si sono moltiplicati molto più rapidamente degli alberi che li alimentano. Il censimento del 1999 aveva contato 2400 koala sull'isola, il doppio di quanto questa possa ecologicamente sopportare. Secondo le autorità la soluzione più semplice sarebbe stata quella di mandare alcuni cacciatori a eliminarne una parte. Si cercò di ridurre i koala trasferendone una parte nei boschi interni per ucciderli con impianti ormonali (anticoncezionali) ad effetto ritardato, ma ci furono forti opposizioni da parte di ecologisti, gruppi ambientalisti, mass-media e anche da parte di diversi cittadini.
Successivamente il ministero dell'ambiente constatò che il sistema degli impianti ormonali non era molto affidabile ed economico: infatti bisognava catturare l'animale, collocargli gli impianti e poi sostituirli con regolarità. Le autorità quindi hanno incominciato ad applicare ai koala un vaccino sintetico, il Z-018, chiamato tecnicamente immunocontraccettivo per marsupiali. La Fondazione per il riscatto dei koala, che combatte queste sperimentazioni, segnala tutti i rischi ambientali possibili con i vaccini immunocontraccettivi: possibile trasmissione della proteina sterilizzante agli umani che casualmente si cibano del koala, alterazione di tutta la catena alimentaria predatori-prede, diffusione incontrollata di produzioni transgeniche in ecosistemi silvestri. I koala saranno comunque, anche se lasciati a sé, costretti a ridimensionarsi con un metodo naturale, la morte per fame.
Il diavolo della Tasmania è un mammifero marsupiale carnivoro, detto anche diavolo tasmaniano o orsino. Originariamente era molo diffuso su tutto il territorio dell'Australia, ma in seguito allo sterminio compiuto da parte dei coloni europei sopravvisse e tutt'oggi vive solo in Tasmania. Le sue caratteristiche fisiche sono un robusto cranio, mascelle poderose, quattro mammelle, il pelo corto e scuro interrotto da una striscia bianca sul collo. Nonostante che fosse considerato pericoloso dai coloni europei arrivati 600 anni fa, oggi è ben visto dagli allevatori locali perchè contribuisce alla pulizia e igiene dei pascoli: infatti si nutre delle carcasse di pecore e vacche morte.
Da tre anni una sconosciuta malattia sta colpendo questo animale e lo sta decimando. Sembra che si tratti di un retrovirus che provoca tumori facciali. Questo è un problema molto grave perchè comporta una perdita economica considerevole: infatti aumentano sempre più le carcasse. E' stata creata quindi una task force per cercare di risolvere l'emergenza dei "diavoli".
I diavoli della Tasmania furono catturati e avvelenati per secoli e secoli in passato, mentre oggi vengono protetti da una legge stilata nel 1941 e sono addirittura il simbolo dei servizi di protezione della vita silvestre e dei parchi nazionali nell'isola.
Il canguro, grazie alla sua caratteristica andatura e all'ampiezza del suo marsupio, è il più famoso tra tutti i Marsupiali.
Le due specie più grandi sono il Canguro rosso e il Canguro grigio, il cui maschio può raggiungere un peso di quasi 100 kg e una lunghezza di circa un metro e mezzo, esclusa la coda. Se un canguro si alza in piedi può raggiungere persino i due metri di altezza.
Oltre che in Australia è possibile trovarlo in Nuova Guinea, in Tasmania e in alcune isole vicine.
Quasi tutti i canguri sono da considerarsi erbivori. Sono caratterizzati da grandi orecchie e teste relativamente piccole, mentre la struttura degli arti e la posizione ne determina la posizione del corpo quando brucano, quando corrono, quando si riposano e quando compiono qualsiasi altro movimento. Gli arti anteriori, essendo più corti,servono al canguro per afferrare il cibo e per portarlo alla bocca. Gli stessi arti servono per difendersi e per attaccare lotta, caratterizzata principalmente dal lancio di calci con gli arti posteriori, vero punto di forza di qualsiasi canguro. Quest'ultimi sono formati da tre parti più o meno uguali, coscia, tibia e piede, e generalmente sono piuttosto lunghi.
Leggendario per il canguro è sicuramente il suo salto, che può raggiungere la lunghezza di ben dieci metri. Tutto lo sforzo necessario per compiere il salto è impiegato dagli arti posteriori mentre la coda, tenuta all'insù, funziona come bilanciere. I canguri possono raggiungere la velocità di circa 50 km/ora per tratti però brevi.
La coda è di solito lunga e molto robusta: quando è in atteggiamento di difesa il canguro si appoggia indietro, usando come arma gli arti posteriori liberi. Pur avendo molte caratteristiche fisiche per difendersi, i canguri sono molto sospettosi e paurosi. Pur essendo animali timidi, quando vengono aggrediti diventano molto aggressivi.
Sono poco prolifici, proprio come il diavolo della Tasmania: partoriscono un solo figlio, cosa più strana generalmente in gennaio. Il piccolo canguro, che alla nascita è piccolissimo e pesa solo un grammo, nasce dopo un periodo di gestazione che si aggira intorno ai 30/40 giorni. Una volta nato, il piccolo rimane nel marsupio della madre per i primi 5/6 mesi e comincia ad uscirne solo ad allora.
Sono ottimi nuotatori. Sono animali talmente adattabili che capita spesso che essi siano abitanti comuni dei parchi pubblici, dei giardini e dei campi da golf.
Vivono per circa 12-18 nel caso siano selvatici, in cattività arrivano anche ai 28 anni. Per quanto riguarda le specie più piccole hanno una durata di vita più corta. Le specie grandi tendono ad essere solitarie e a convivere con le femmine fino a quando il cucciolo non è capace di badare a sé stesso.
I canguri rossi e grigi tendono invece a non isolarsi ma a formare gruppi di dieci o più esemplari. I maschi formano una gerarchia basata sull'età e sulla costituzione. Il maschio dominante ha accesso esclusivo alle femmine e ne ha un controllo assoluto. Possono volerci anche dieci anni prima che un canguro possa raggiungere questa posizione privilegiata, ma riuscirà a mantenerla solo per un anno, fino a quando cioè non arriverà un maschio più in grado di ricoprire quel luogo.
L'ornitorinco fa parte, insieme all' echidna a becco lungo e all'echidna a becco corto, dell' ordine dei Monotremi. Questo animale ha il muso con un becco d'anatra, la coda di un castoro e depone uova, pur allattando i suoi piccoli. L'ornitorinco ha una spessa copertura impermeabile di peli su tutto il corpo, eccetto i piedi e il becco. La pelliccia esterna e di colore marrone scuro sul dorso e giallastra sul ventre. La coda è costituita per la maggior parte dal tessuto grasso usato per immagazzinare energia, che l'animale può usare durante l'inverno se c'è scarsità di cibo. Le zampe anteriori sono palmate, che sono adatte a nuotare e il becco è flessibile. L'ornitorinco è privo di denti e macina il cibo usando delle placche taglienti che si trovano sulla superificie superiore e inferiore dentro la bocca. Vive lungo la costa est dell'Australia, nei fiumi, nei torrenti e nei laghi. La sua presenza è verificata dall'Annan river nel Queensland alla Tasmania.
La femmina di ornitorinco non inizia a fare cuccioli fino a quando non ha due anni e per questo motivo l'ornitorinco trova difficoltà a mantenere la popolazione in prossimità soprattutto di alluvioni e cacce di coccodrilli. L'ornitorinco tende a vivere più isolato che a stare in famiglia: è infatti un animale solitario, che vive e si nutre in un suo specifico territorio.
Ci sono due tipi di tane: una adatta alla vita di tutti i giorni, l'altra invece serve soltanto per allevare i cuccioli. Quest'ultima può essere sviluppata fino a 7 metri di altezza e 18 di lunghezza. Si è creduto a lungo che l'entrata delle due tane fosse prevalentemente sopra il livello dell'acqua, ma è stato mostrato che le entrate delle tane sono spesso sott'acqua. Le tane consistono in tunnel terminanti con un nido e spesso ci sono problemi nel mantenimento del flusso d'aria.
L'ornitorinco si nutre di invertebrati, di piccoli pesci e delle loro uova, di rane e girini. Di solito questo trascorre metà del giorno mangiando una quantità che corrisponde a circa il 25% del suo peso, ma se tenuto in cattività la percentuale sale al 50%.
In passato questi animali venivano cacciati dall'uomo, ma ora sono protetti da leggi quali il National Parks and Wildlife Act del 1974.
Il kiwi è l'animale più antico originario della Nuova Zelanda; la sua comparsa, infatti, risale addirittura a 70 milioni di anni fa. Esso ha un grosso becco con le narici all'esterno. Le sue piume sono di color marrone, ruvide e ispide; ha due zampe piccole e corte, ma molto potenti con le quali può correre molto velocemente, scavare nel terreno e sopraffare nemici. Esso ha anche delle unghie molto affilate, collegate ai suoi piedi palmati, formati da tre dita. Un altro tratto interessante di questo animale è che non ha la coda. Inoltre la femmina è più grande del maschio, contrariamente a molte altre razze animali.
E' un animale relativamente riservato, vive soprattutto di notte ed è sempre più raro vederlo in libertà, visto che la sua specie è in via di estinzione e si calcola che tra circa vent'anni con l'aumento del sovrappopolamento della superficie della terra e con lo sfruttamento delle risorse il kiwi non avrà più luoghi dove poter vivere libero e sarà costretto alla cattività per evitare l'estinzione.
L'echidna è uno degli animali più noti per la sua biologia stupefacente. Questo insolito mammifero, come il platypus, fa uova e allatta i suoi cuccioli; l'echidna e il platypus sono gli unici membri di del primitivo gruppo di mammiferi chiamati montremes.
L'echidna non ha denti e la sua alimentazione è basata esclusivamente basata sulle formiche e sulle termiti. Se disturbato questo animale si arriccia in una sfera coperta di spine per proteggere le parti più deboli. Queste creature hanno una fronte bulbosa e un muso lungo per raccogliere il cibo, i maschi si distinguono dalle femmine poiché hanno un dente cilindrico sulla caviglia della zampa posteriore. L'echidna è ampiamente presente nel territorio australiano e nella Tasmania. Questo animale può sopravvivere in molti habitat con un rifornimento soddisfacente d cibo (formiche e insetti vari). Sono animali solitamente solitari e si vedono raramente.