L’illegalità come stile di vita, vocazione maturata più per esperienza, probabilmente dopo aver ascoltato o letto di esperienze altrui, la legge come rebus da risolvere per superare un ostacolo. E’ l’evoluzione del nuovo spirito italico, almeno nel suo risvolto più aspro. Nessun senso etico, voglia di prendere tutto quello che si può, di
sperperare se si usano soldi pubblici, di corrompere, appropriarsi di denaro pubblico, evadere il fisco. Una festa infernale, un grand-guignol grottesco. E’ il berlusconismo, che si è inserito sulla strada aperta dalle ruberie craxiane e impera, avendo prodotto una nuova generazione di politici pronti a tutto, più evoluti, più abili nell’imbroglio, nel far danni a chi dovrebbero garantire diritti e servizi. In Italia una parte della popolazione dà il voto a chi la danneggia, ma non importa, continuano lorsignori, per potere evadere anche un poco, senza badare a quel che succede nella capitale e in periferia.
Il debito pubblico dello Stato, come rende noto la Banca d’Italia, supera i duemila miliardi di euro, quando ancora si ricordano le proteste della Lega sui due milioni di miliardi di lire già prima di Tangentopoli. Debito aumentato senza speranze per chi ha fatto il proprio dovere: ora è stato battuto di nuovo il record storico, a 2.014 miliardi di euro. Altri hanno studiato ogni metodo per ingannare lo Stato e sono stati scoperti.
Stamattina l’Ansa parla di affittopoli a Bergamo: venti persone denunciate dalla Guardia di Finanza. Dalle indagini risulta che addirittura il 61%, quasi due su tre alloggi comunali sono assegnati in deroga in modo irregolare.
In Lombardia, in consiglio regionale, sono stati indagati i capigruppo di Pdl e Lega con accuse di peculato per 40 consiglieri: hanno usato, questa l’accusa, soldi pubblici, le tasse che abbiamo pagato, per spese personali.
C’è un dato positivo: le entrate fiscali sono aumentate del 2,9% nei primi 10 mesi del 2012. Non basta purtroppo.
Nello stesso tempo, sempre stamattina la notizia di un’azienda che ha evaso oltre tre milioni di euro. Le Fiamme gialle hanno denunciato undici persone durante una verifica su una società del Cuneese, nel settore delle lavorazioni ferrose. Si tratta di fatture false, scoperte dopo oltre un anno di controlli. E tra le accuse, c’è anche la violazione delle norme antiriciclaggio.
Qui viviamo e da qui dobbiamo ripartire…






